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L’afrobeat italiano di Mama Marjas in tour con il nuovo singolo Osiride

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S’intitola Osiride il nuovo singolo della musicista Mama Marjas, disponibile da venerdì 31 gennaio in tutte le piattaforme digitali pubblicato da Love University Records.

Oltre quindici anni di carriera tra live e studio l’hanno consacrata come la più rappresentativa voce della black music femminile italiana, e con questo nuovo e ricercato progetto si pone l’obiettivo di portare nel nostro Paese l’afrobeat in italiano. Dopo aver sperimentato negli anni una grande versatilità di stili e atmosfere, questo nuovo corso arriva come il naturale approdo di chi si è confrontata con i suoni dell’Africa, interpretandoli con una visione del tutto personale. Un percorso, questo dell’afrobeat, che sia Marjas sia il suo produttore Don Ciccio hanno intrapreso da oltre sei anni con la creazione di “African Party”, il primo party esclusivamente dedicato al genere portato per tutti i locali della penisola. La produzione di Osiride è frutto del lavoro dei beatmaker Congo e Mattia Grassi assieme a Mama Marjas, che firma anche il testo. Il brano è stato registrato presso il Love University Studio, mixato da Ciro “Princevibe” Pisanelli e masterizzato da Tommaso Bianchi al White Sound Mastering Studio di Firenze. I beat dal sapore esotico abbracciano la tematica dell’amore attraverso la metafora del mito di Osiride, la divinità egizia protagonista assieme alla sorella Iside di una leggenda tra amore, morte e ordine cosmico. Nelle liriche, come nelle immagini del video, la protagonista Iside (Mama Marjas) interpreta il viaggio e la ricerca del fratello Osiride che in qualche modo rappresenta l’amore in senso assoluto. Tra dune, piramidi e una minuziosa ricostruzione di abiti e trucchi dell’antico Egitto, la storia si conclude -come la leggenda- con la morte dell’amato.

Il videoclip firmato Victor Scorrano è stato realizzato completamente tra Puglia e Basilicata. Le riprese, infatti, sono state effettuate tra San Pietro in Bevagna e l’ipogeo del Palazzo Ulmo nella città vecchia di Taranto per poi spostarsi presso Rabatana è il più antico rione della città di Tursi, in provincia di Matera, proprio nella parte abbandonata del paese costruita dagli arabi nel V secolo AC.

Il singolo Osiride sarà presentato nell’imminente tour che partirà il prossimo 20 febbraio da Roma, nello spettacolo troveranno spazio oltre il nuovo singolo, i migliori estratti dai suoi quattro album (B-Lady, 90, We Ladies e Mama), ma anche i brani pubblicati negli ultimi anni come “Maledetta Primavera”, “Come Nickj Minaj”, “Quanti Amici”, “Terapia”, “Bianco e Nero” e il più recente “La Reina”.

In tutte le date sarà accompagnata alla consolle da Don Ciccio, pioniere della black music in Italia con trenta anni di attività alle spalle, nonché general manager dell’etichetta Love University Records che ha prodotto tutti i dischi di Mama Marjas. Di seguito le prime date:

20.02 – Largo Venue, Roma
28.02 – Cap 10100, Torino
29.02 – Bloom, Mezzago (MB)
21.03 – Barrio Verde, Alezio (LE)
03.04 – Lumiere, Pisa
04.04 – The Tube, Savona
17.04 – Magazzino 47, Brescia
18.04 – Mercato Sonato, Bologna

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”10 GIRI INTORNO AL MONDO”, il nuovo brano di Cura

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“Era necessario un addio perché capissi che non c’è un addio per noi” – con queste parole CURA introduce “10 GIRI INTORNO AL MONDO”, il suo nuovo singolo in uscita venerdì 8 novembre, distribuito da ADA Music Italy.

Un brano scritto davanti a un camino, il primo giorno dell’anno, quando il suono di un pianoforte ripetitivo richiama nella mente dell’artista una nostalgia familiare, una storia sospesa nel tempo.

“Forse questa, è la mia storia infinita e, il coraggio di viverla, è stato tanto forte quanto quello di provare a dimenticarla”

CURA compone una traccia che rappresenta un viaggio intimo in quella che lei stessa definisce la sua “storia infinita.” C’è un senso di ritorno e perdita, un ciclo inevitabile in cui si rincorrono domande profonde: perché non è andata? Perché non siamo riusciti a far funzionare le cose? Eppure, nell’impossibilità di dimenticare, l’artista trova il coraggio di accettare quel legame indissolubile, consapevole che la musica, come una fotografia, è capace di fissare gli attimi, proteggendoli dall’usura del tempo.

In “10 GIRI INTORNO AL MONDO”, testo e note diventano un eco che rimbalza tra passato e presente, come una ricerca costante di significato in quei legami che non smettono mai di attirarci.

Attualmente in tour con Alex Britti come corista, CURA è pronta a tornare a far parlare di sè con un brano che promette di risuonare in chiunque abbia mai vissuto la bellezza complessa di una storia senza fine.

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“Gris Gris” è l’EP d’esordio di EM

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Gris Gris” è l’EP d’esordio di EM in uscita su tutte le piattaforme digitali da venerdì 8 novembre per Columbia Records/Sony Music Italy. L’EP sarà anticipato dal singolo “Bismillah” disponibile da venerdì 1 novembre.

“Gris Gris
” è un termine ombrello in lingua senegalese -l’artista si è trasferito in Italia dal Senegal all’età di 9 anni- che racchiude il ricchissimo mondo magico del Paese. Gris Gris è un amuleto, un oggetto che può essere benefico o maligno, ma è anche un simbolo per ritrarre un più complesso sistema di credenze, fatto di rituali, esoterismo e comunità. La cultura psico-magica africana che ha nutrito il giovanissimo artista nella sua crescita viene raccontata e celebrata all’interno del suo progetto d’esordio, in cui parte di “questa” magia trova manifestazione anche attraverso la musica.

Il retaggio e le radici del rapper costituiscono il fulcro della sua identità artistica, che diventa un ponte tra due mondi distanti, unendo l’urban occidentale -grazie a un flow che ricorda l’attitudine cruda del rap anni 2000- alla cultura senegalese -esplorata nel suo immaginario e nelle sue sonorità, dando vita ad un sound inedito ed eterogeneo, che attinge da elementi afrowave.

L’EP raccoglie pensieri e racconti di strada passati sotto al filtro di uno sguardo quasi spirituale: EM descrive con autenticità il proprio vissuto cercando un senso di speranza, di predestinazione e di “fede” -in senso lato- che emergono dalle liriche e dagli aneddoti presenti nelle tracce.

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Fuori il video ufficiale di ”L’Ho Fatto”, il brano di Jap & Paggio in collaborazione con Flesha e Numb

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Jap & Paggio chiudono il cerchio con “L’Ho fatto”, terzo singolo estratto dal disco Old But Gold, uscito qualche mese fa dopo la pubblicazione di Ill Rap nel 2009, Bombe a Mano nel 2012 e l’Ep Hiphopcrisia nel 2013. Con questo ritorno, il duo hip hop più acclamato di Verona, ha saputo riconfermare la propria posizione senza deludere i fan e conquistandone di nuovi. Attraverso un disco che la critica di settore ha definito “vincente”, Jap & Paggio si sono messi in discussione più che mai strizzando l’occhio alle nuove generazioni e proponendo chiavi di lettura nuove, ma solide e in linea con la cultura Hip Hop.

L’Ho Fatto rappresenta l’ultimo tassello dopo i singoli Manette e Don’t Stop. Il video, per la regia di Maurizio Zatachetto e Mattia Bonizzato, è stato principalmente girato al Lago di Garda ed è stato realizzato quasi interamente in riva al lago per valorizzare il suo sapore soul attraverso i colori del tramonto.

Clicca qui per vederlo!

L’Ho fatto, brano che vede fra le collaborazioni Flesha e Numb, simboleggia l’abbandono delle influenze materiali ed è un brano trasparente che vuole urlare a tutti: “Fate quello che volete nella vita ma fatelo bene”. I richiami al passato di Flesha e la cruda onestà delle argomentazioni di Jap spiazzano l’ascoltatore mentre Numb trasforma il vetro che è dentro l’anima di tutti in preziosi smeraldi attraverso la sua voce soul e calda. Jap & Paggio spiegano:

L’ho fatto è un pezzo che per chi cerca ancora le proprie risposte nell’intricato mondo personale, arriva dritto come una freccia. Non ci limitiamo a rimare e fare musica, ma snoccioliamo gli argomenti e le note con incredibile consapevolezza. Sentiamo molto nostro questo pezzo e siamo convinti che abbia una marcia in più rispetto ad altre canzoni che si ascoltano in radio in questo periodo. Noi ci crediamo anche perché ha un rif che entra facilmente in testa già dal primo ascolto. E se anche voi avete fatto “Wow” ascoltando questa track, allora siete pronti per alzare la testa, sorridere a voi stessi e muovere i propri passi verso ciò che volete davvero essere.Il brano è prodotto da Paggio che riporta ai suoni creati al tempo con un fruity loops, mixando con saggezza una carezza funky ad un carosello di synth. Numb si impone nel ritornello con una voce graffiata che stupisce, che motiva, che dà la carica a chi ascolta.

Nel complesso, L’Ho Fatto propone una musicalità che strizza l’occhio al commerciale, senza dover indossare maschere imposte dalle Major.

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