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Nuovi grandi progetti per DARDUST, fuori il cortometraggio S.A.D. The Movie
DARDUST presenta il cortometraggio S.A.D. The Movie, già lanciato internazionalmente al Mi Sci-Fi di Miami.
Dopo il successo al festival di Sanremo 2021 Dardust, il pianista e produttore multiplatino, torna con un progetto speciale e unico nel suo genere: S.A.D The Movie, il cortometraggio animato, diretto dal regista animatore brasiliano Guilherme Gehr, distribuito da Red Couch Pictures esonorizzato sulla base della sua trilogia discografica.
Dopo la premiere internazionaleal Mi Sci-Fi di Miami, oggi è stata annunciata la premiere europea che si terrà durante Bifff Festival di Bruxelles (6 – 18 aprile). Dopodiché il cortometraggio approderà nei più prestigiosi festival internazionali, tra cui il Fastnet Film Festival e il Fantaspoa.
In un periodo in cui gli spostamenti sono limitati e siamo vincolati alle mura domestiche, fuga ed evasione sono i temi centraliin cui ci catapulta questo cortometraggio fantascientifico, di produzione italo-brasiliana targata Metatron.
Un corto sperimentale, senza dialoghi, che lascia parlare la musica, intrecciata alle animazioni dal potente impatto visivo. S.A.D The Movie è una sintesi dei viaggi in cui Dardust ci ha trasportati negli ultimi 5 anni, in cui ogni elemento narrativo è ripreso dall’immaginario a cui ci ha abituati, dai suoi videoclip e dai racconti contenuti nei dischi 7 (2015), Birth (2016) e S.A.D Storm and Drugs (2020). In chiusura, nei titoli di coda, “Outside”, il nuovo brano che circolarmente chiude il progetto, lasciando spazio a un nuovo inizio.
“Ho sempre sognato la mia musica applicata alle immagini, proprio perché non veicola parole e ognuno può proiettarci quello che vuole.” – racconta Dardust – “Ho conosciuto l’animatore e filmmaker brasiliano Guilherme Gehr al Milano Film Festival del 2017 con il suo corto d’animazione Plantae del quale mi sono subito innamorato. Un anno dopo ero in Brasile da lui a Macaè per realizzare questo corto che racchiude tutti i personaggi dei video dei miei tre album della trilogia. Una storia d’immaginazione e creatività che racconta come quest’ultima possa salvarti dai momenti più bui, tema centrale nel mio ultimo album, che fa da collante alle immagini meravigliose di Gehr.”
“È affascinante vedere un disegno prendere vita nell’animazione. Il suono ha lo stesso potere del movimento. La sfida di produrre un’animazione così ricca e fervida com’è S.A.D va ben oltre quello che avevo immaginato e sognato nel 2017, quando ho iniziato a dedicarmi alla distribuzione del mio cortometraggio Plantae.” – dice il regista – “L’invito di Dario ha sconvolto la mia routine quotidiana perché ho voluto dare al film la stessa qualità della musica, ed è stato estremamente difficile. Per fortuna, mi sono immediatamente identificato nelle sonorità di Dardust, il che mi ha aiutato molto a sentire e capire il dramma della fantasia di questo progetto.”
I tre capitoli in cui la storia è divisa, Ecstasy, Fear, Sublime, riprendono i titoli dei tre tra i brani più evocativi di Dardust contenuti in S.A.D Storm and Drugs, e ci accompagnano in un’avventura nello spazio cosmico che separa due universi paralleli: realtà e immaginazione. In un pomeriggio d’estate come tanti, un bambino sogna di essere un astronauta. Ma la fantasia trasformerà la sua vacanza estiva e quella della sua famiglia, in un volo in astronave. Sulla strada verso il destino però incombe il pericolo, e solo un frammento di meteorite, un magico prisma simbolo di creatività, stretto in un piccolo pugno può sublimare tutte le paure. In maniera non convenzionale, il corto si pone l’obiettivo di comunicare l’allontanamento dagli schemi che la società impone, attraverso lo sguardo del bambino protagonista.
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”10 GIRI INTORNO AL MONDO”, il nuovo brano di Cura
“Era necessario un addio perché capissi che non c’è un addio per noi” – con queste parole CURA introduce “10 GIRI INTORNO AL MONDO”, il suo nuovo singolo in uscita venerdì 8 novembre, distribuito da ADA Music Italy.
Un brano scritto davanti a un camino, il primo giorno dell’anno, quando il suono di un pianoforte ripetitivo richiama nella mente dell’artista una nostalgia familiare, una storia sospesa nel tempo.
“Forse questa, è la mia storia infinita e, il coraggio di viverla, è stato tanto forte quanto quello di provare a dimenticarla”
CURA compone una traccia che rappresenta un viaggio intimo in quella che lei stessa definisce la sua “storia infinita.” C’è un senso di ritorno e perdita, un ciclo inevitabile in cui si rincorrono domande profonde: perché non è andata? Perché non siamo riusciti a far funzionare le cose? Eppure, nell’impossibilità di dimenticare, l’artista trova il coraggio di accettare quel legame indissolubile, consapevole che la musica, come una fotografia, è capace di fissare gli attimi, proteggendoli dall’usura del tempo.
In “10 GIRI INTORNO AL MONDO”, testo e note diventano un eco che rimbalza tra passato e presente, come una ricerca costante di significato in quei legami che non smettono mai di attirarci.
Attualmente in tour con Alex Britti come corista, CURA è pronta a tornare a far parlare di sè con un brano che promette di risuonare in chiunque abbia mai vissuto la bellezza complessa di una storia senza fine.
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“Gris Gris” è l’EP d’esordio di EM
“Gris Gris” è l’EP d’esordio di EM in uscita su tutte le piattaforme digitali da venerdì 8 novembre per Columbia Records/Sony Music Italy. L’EP sarà anticipato dal singolo “Bismillah” disponibile da venerdì 1 novembre.
“Gris Gris” è un termine ombrello in lingua senegalese -l’artista si è trasferito in Italia dal Senegal all’età di 9 anni- che racchiude il ricchissimo mondo magico del Paese. Gris Gris è un amuleto, un oggetto che può essere benefico o maligno, ma è anche un simbolo per ritrarre un più complesso sistema di credenze, fatto di rituali, esoterismo e comunità. La cultura psico-magica africana che ha nutrito il giovanissimo artista nella sua crescita viene raccontata e celebrata all’interno del suo progetto d’esordio, in cui parte di “questa” magia trova manifestazione anche attraverso la musica.
Il retaggio e le radici del rapper costituiscono il fulcro della sua identità artistica, che diventa un ponte tra due mondi distanti, unendo l’urban occidentale -grazie a un flow che ricorda l’attitudine cruda del rap anni 2000- alla cultura senegalese -esplorata nel suo immaginario e nelle sue sonorità, dando vita ad un sound inedito ed eterogeneo, che attinge da elementi afrowave.
L’EP raccoglie pensieri e racconti di strada passati sotto al filtro di uno sguardo quasi spirituale: EM descrive con autenticità il proprio vissuto cercando un senso di speranza, di predestinazione e di “fede” -in senso lato- che emergono dalle liriche e dagli aneddoti presenti nelle tracce.
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Fuori il video ufficiale di ”L’Ho Fatto”, il brano di Jap & Paggio in collaborazione con Flesha e Numb
Jap & Paggio chiudono il cerchio con “L’Ho fatto”, terzo singolo estratto dal disco Old But Gold, uscito qualche mese fa dopo la pubblicazione di Ill Rap nel 2009, Bombe a Mano nel 2012 e l’Ep Hiphopcrisia nel 2013. Con questo ritorno, il duo hip hop più acclamato di Verona, ha saputo riconfermare la propria posizione senza deludere i fan e conquistandone di nuovi. Attraverso un disco che la critica di settore ha definito “vincente”, Jap & Paggio si sono messi in discussione più che mai strizzando l’occhio alle nuove generazioni e proponendo chiavi di lettura nuove, ma solide e in linea con la cultura Hip Hop.
L’Ho Fatto rappresenta l’ultimo tassello dopo i singoli Manette e Don’t Stop. Il video, per la regia di Maurizio Zatachetto e Mattia Bonizzato, è stato principalmente girato al Lago di Garda ed è stato realizzato quasi interamente in riva al lago per valorizzare il suo sapore soul attraverso i colori del tramonto.
L’Ho fatto, brano che vede fra le collaborazioni Flesha e Numb, simboleggia l’abbandono delle influenze materiali ed è un brano trasparente che vuole urlare a tutti: “Fate quello che volete nella vita ma fatelo bene”. I richiami al passato di Flesha e la cruda onestà delle argomentazioni di Jap spiazzano l’ascoltatore mentre Numb trasforma il vetro che è dentro l’anima di tutti in preziosi smeraldi attraverso la sua voce soul e calda. Jap & Paggio spiegano:
“L’ho fatto è un pezzo che per chi cerca ancora le proprie risposte nell’intricato mondo personale, arriva dritto come una freccia. Non ci limitiamo a rimare e fare musica, ma snoccioliamo gli argomenti e le note con incredibile consapevolezza. Sentiamo molto nostro questo pezzo e siamo convinti che abbia una marcia in più rispetto ad altre canzoni che si ascoltano in radio in questo periodo. Noi ci crediamo anche perché ha un rif che entra facilmente in testa già dal primo ascolto. E se anche voi avete fatto “Wow” ascoltando questa track, allora siete pronti per alzare la testa, sorridere a voi stessi e muovere i propri passi verso ciò che volete davvero essere.Il brano è prodotto da Paggio che riporta ai suoni creati al tempo con un fruity loops, mixando con saggezza una carezza funky ad un carosello di synth. Numb si impone nel ritornello con una voce graffiata che stupisce, che motiva, che dà la carica a chi ascolta.
Nel complesso, L’Ho Fatto propone una musicalità che strizza l’occhio al commerciale, senza dover indossare maschere imposte dalle Major.
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