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Scarica “Renaissance”, il nuovo album di SkuNk
“Renaissance” è il nuovo album di Skunk, rapper milanese classe ’91. Rilasciato sui digital store nelle settimane scorse, da quest’oggi è disponibile in freedownload in esclusiva su Honiro. Abbiamo deciso di scambiare 4 chiacchiere con Skunk per farci presentare al meglio il progetto. Buona lettura.
Ciao Skunk, presentati agli utenti di Honiro Journal
Ciao ragazzi, mi chiamo Davide in arte “SkuNk” e sono un classe ’91. Ho iniziato a scrivere e incidere i primi brani nel 2009 e sono andato avanti per qualche anno fino al 2011 poi ho “abbandonato” perchè non ci credevo abbastanza o comunque non avevo la testa adatta per fare musica, non avevo la più pallida idea ero uno sbarbato ed ero immaturo sotto tutti gli aspetti, artistici e non.
Dopo 2 anni di gestazione esce oggi il tuo disco “Renaissance” parlaci del progetto
Renaissance è il progetto più importante perchè va oltre la musica è qualcosa che è partito prima da fuori,da ciò che mi è accaduto intorno..poi c’è stato il cambiamento mio personale, la mia rinascita.
Dopo aver subito un duro colpo e aver toccato il fondo ho trovato una forza mostruosa e mi sono rialzato per dire la mia per esporre il mio nuovo mondo.
Hai realizzato ben 9 videoclip estratti dall’album, quanto è importante dare una parte visiva al tuo rap?
Per me è molto importante dare una parte visiva al mio rap perchè innanzitutto mi diverte, poi creare qualcosa che posso rivedere anche fra 30 anni, è uno stimolo in più e mi provoca adrenalina ed entusiasmo, poter portare su video ciò che ho in testa, ciò che il brano mi ispira..ed è anche qualcosa che voglio passare oltre al messaggio contenuto nel brano.
Sono passati ormai 8 anni dal mixtape “Un Giorno Nuovo”, perchè questa lunga assenza?
In realtà prima di “Renaissance” c’è stato un mixtape o “ep” di 6 tracce di cui non ho parlato perchè non ho avuto modo di sviluppare nessun tipo di promozione o lavoro particolare quindi è stato un pò invisibile. Il nome di questo lavoro è come se fosse un seguito di “Un giorno nuovo” infatti si chiama “Un giorno che verrà” perchè sentivo e vedevo che qualcosa già stava cambiando in realtà.
Abbiamo notato che nelle note di ogni tuo videoclip presente su youtube, inserisci sempre una descrizione del brano, se te la chiedessimo dell’interno album, cosa scriveresti?
Se dovessi descrivere l’album lo descriverei con 3 parole (Energia,Rabbia e Rivalsa) che appunto per me formano la parola “Renaissance” che oltretutto mi sono anche tatuato sull’avambraccio sinistro. Molto più di semplice musica racchiude una parte troppo importante anche se dolorosa della mia vita.
Leggendo la tracklist, spiccano le produzioni con Nebbia, come è nata la collaborazione?
La collaborazione con Nebbïa è nata un po’ per caso o forse un po’ per destino ma per ora non posso svelare ancora cosa mi ha portato a lui.
I tuoi prossimi appuntamenti?
Per quanto riguarda i prossimi appuntamenti ho praticamente già pronto un nuovo progetto non so ancora se sarà EP oppure un altro album dipenderà dalla quantità delle tracce e da come voglio sviluppare il lavoro. Comunque non è finita qui perchè sto scrivendo come un matto…il lupo ha fame e va sfamato sennò diventa ingestibile.
Saluti
Dimenticavo la cosa più importante. In questo progetto manca una traccia che ho dedicato a mia cugina lo scorso anno dopo la sua scomparsa e per motivi personali non ho voluto inserirla nel disco però devo questo anche a lei che ora mi segue da lassù. Ho una promessa in cielo da mantenere.
Scarica gratuitamente “Renaissance” CLICCANDO QUI
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”10 GIRI INTORNO AL MONDO”, il nuovo brano di Cura
“Era necessario un addio perché capissi che non c’è un addio per noi” – con queste parole CURA introduce “10 GIRI INTORNO AL MONDO”, il suo nuovo singolo in uscita venerdì 8 novembre, distribuito da ADA Music Italy.
Un brano scritto davanti a un camino, il primo giorno dell’anno, quando il suono di un pianoforte ripetitivo richiama nella mente dell’artista una nostalgia familiare, una storia sospesa nel tempo.
“Forse questa, è la mia storia infinita e, il coraggio di viverla, è stato tanto forte quanto quello di provare a dimenticarla”
CURA compone una traccia che rappresenta un viaggio intimo in quella che lei stessa definisce la sua “storia infinita.” C’è un senso di ritorno e perdita, un ciclo inevitabile in cui si rincorrono domande profonde: perché non è andata? Perché non siamo riusciti a far funzionare le cose? Eppure, nell’impossibilità di dimenticare, l’artista trova il coraggio di accettare quel legame indissolubile, consapevole che la musica, come una fotografia, è capace di fissare gli attimi, proteggendoli dall’usura del tempo.
In “10 GIRI INTORNO AL MONDO”, testo e note diventano un eco che rimbalza tra passato e presente, come una ricerca costante di significato in quei legami che non smettono mai di attirarci.
Attualmente in tour con Alex Britti come corista, CURA è pronta a tornare a far parlare di sè con un brano che promette di risuonare in chiunque abbia mai vissuto la bellezza complessa di una storia senza fine.
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“Gris Gris” è l’EP d’esordio di EM
“Gris Gris” è l’EP d’esordio di EM in uscita su tutte le piattaforme digitali da venerdì 8 novembre per Columbia Records/Sony Music Italy. L’EP sarà anticipato dal singolo “Bismillah” disponibile da venerdì 1 novembre.
“Gris Gris” è un termine ombrello in lingua senegalese -l’artista si è trasferito in Italia dal Senegal all’età di 9 anni- che racchiude il ricchissimo mondo magico del Paese. Gris Gris è un amuleto, un oggetto che può essere benefico o maligno, ma è anche un simbolo per ritrarre un più complesso sistema di credenze, fatto di rituali, esoterismo e comunità. La cultura psico-magica africana che ha nutrito il giovanissimo artista nella sua crescita viene raccontata e celebrata all’interno del suo progetto d’esordio, in cui parte di “questa” magia trova manifestazione anche attraverso la musica.
Il retaggio e le radici del rapper costituiscono il fulcro della sua identità artistica, che diventa un ponte tra due mondi distanti, unendo l’urban occidentale -grazie a un flow che ricorda l’attitudine cruda del rap anni 2000- alla cultura senegalese -esplorata nel suo immaginario e nelle sue sonorità, dando vita ad un sound inedito ed eterogeneo, che attinge da elementi afrowave.
L’EP raccoglie pensieri e racconti di strada passati sotto al filtro di uno sguardo quasi spirituale: EM descrive con autenticità il proprio vissuto cercando un senso di speranza, di predestinazione e di “fede” -in senso lato- che emergono dalle liriche e dagli aneddoti presenti nelle tracce.
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Fuori il video ufficiale di ”L’Ho Fatto”, il brano di Jap & Paggio in collaborazione con Flesha e Numb
Jap & Paggio chiudono il cerchio con “L’Ho fatto”, terzo singolo estratto dal disco Old But Gold, uscito qualche mese fa dopo la pubblicazione di Ill Rap nel 2009, Bombe a Mano nel 2012 e l’Ep Hiphopcrisia nel 2013. Con questo ritorno, il duo hip hop più acclamato di Verona, ha saputo riconfermare la propria posizione senza deludere i fan e conquistandone di nuovi. Attraverso un disco che la critica di settore ha definito “vincente”, Jap & Paggio si sono messi in discussione più che mai strizzando l’occhio alle nuove generazioni e proponendo chiavi di lettura nuove, ma solide e in linea con la cultura Hip Hop.
L’Ho Fatto rappresenta l’ultimo tassello dopo i singoli Manette e Don’t Stop. Il video, per la regia di Maurizio Zatachetto e Mattia Bonizzato, è stato principalmente girato al Lago di Garda ed è stato realizzato quasi interamente in riva al lago per valorizzare il suo sapore soul attraverso i colori del tramonto.
L’Ho fatto, brano che vede fra le collaborazioni Flesha e Numb, simboleggia l’abbandono delle influenze materiali ed è un brano trasparente che vuole urlare a tutti: “Fate quello che volete nella vita ma fatelo bene”. I richiami al passato di Flesha e la cruda onestà delle argomentazioni di Jap spiazzano l’ascoltatore mentre Numb trasforma il vetro che è dentro l’anima di tutti in preziosi smeraldi attraverso la sua voce soul e calda. Jap & Paggio spiegano:
“L’ho fatto è un pezzo che per chi cerca ancora le proprie risposte nell’intricato mondo personale, arriva dritto come una freccia. Non ci limitiamo a rimare e fare musica, ma snoccioliamo gli argomenti e le note con incredibile consapevolezza. Sentiamo molto nostro questo pezzo e siamo convinti che abbia una marcia in più rispetto ad altre canzoni che si ascoltano in radio in questo periodo. Noi ci crediamo anche perché ha un rif che entra facilmente in testa già dal primo ascolto. E se anche voi avete fatto “Wow” ascoltando questa track, allora siete pronti per alzare la testa, sorridere a voi stessi e muovere i propri passi verso ciò che volete davvero essere.Il brano è prodotto da Paggio che riporta ai suoni creati al tempo con un fruity loops, mixando con saggezza una carezza funky ad un carosello di synth. Numb si impone nel ritornello con una voce graffiata che stupisce, che motiva, che dà la carica a chi ascolta.
Nel complesso, L’Ho Fatto propone una musicalità che strizza l’occhio al commerciale, senza dover indossare maschere imposte dalle Major.
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