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Abbiamo intervistato Ensi : “Il freestyle mi ha dato tanto, ora voglio si apprezzino anche le altre mie doti”
_Apri Instagram. Cosa vedi? Si dai, oltre alle tipe in costume tutto l’anno. Insomma? Migliaia di rapper in erba, con o senza erba, che vogliono sfondare, FacceCaso. Abbiamo già detto che il panorama rap italiano e, in generale, il mercato musicale, sono notevolmente cambiati. È da poco uscito un album, “V”, di uno di quelli che all’Hip-Hop, in Italia, ci ha sempre creduto. Parlo di Ensi, king del freestyle e liricista di grandissimo livello. È stato molto bello scambiare due chiacchiere con lui, partendo ovviamente dal suo nuovo disco, uscito il 1° settembre a quasi 10 anni di distanza da uno dei suoi primi lavori, “Vendetta”, targato 2008. Ah, stavolta sono a casa, su una sedia un po’ più comoda: lezione mi inizia qualche ora dopo. “È cambiato davvero tutto nel mondo dell’Hip-Hop. Io sto in questo ambiente da quando a scuola lo ascoltavamo in 5 (e dico davvero in 5), non c’era l’interesse dei media ed è cambiato anche tutto il tessuto sociale. Noi eravamo un po’ mosche bianca, ora invece viviamo un mondo a colori ed è cambiato anche il mio approccio alla musica”. 

Decisamente altri tempi, nonostante siano passati “solo” 10 anni. In effetti Ensi, come dicevo, è il king del freestyle. Doveroso chiedergli in che modo quel mondo abbia influenzato la sua musica. “Mi sono sempre trovato a mio agio nel panorama del freestyle e infatti la quota un po’ jazz che deriva dall’improvvisazione si sente molto bene nei miei pezzi. Comunque, credo di aver sempre fatto dei dischi di spessore: purtroppo non tutti distinguono nel modo giusto un freestyler e un liricista, pensando che queste due figure non possano convivere. Negli ultimi anni ho smesso di fare freestyle e il pubblico si sta accorgendo meglio delle mie liriche”.
In sintesi, “il freestyle mi ha dato tanto ed è una mia assoluta skill ma ora voglio che la gente apprezzi anche le altre mie doti”. V come Verità, non c’è che dire. E in “V”, Ensi è tornato a casa, affidando le produzioni a Vox, rapper e producer torinese e scegliendo feat. con artisti nei confronti dei quali c’è sempre stata stima artistica e, anche, personale.
Che ne pensa Ensi del suo disco? Semplicemente: è un album “onesto, sia dal punto di vista dell’Hip-Hop nella sua accezione dogmatica sia dal punto di vista musicale, perché ho aggiornato il mio sound facendo un disco attuale che, forse, tra 10 anni vedrà visto ancor più coerente di quanto lo sia ora”.
Artisti come Ensi, dal vivo, possono essere apprezzati ancora di più. Mi ha detto che sono previste una decina di date: verranno annunciate step by step e la sua musica arriverà nei posti più disparati, dai club ai centri sociali perché a lui non piace fare alcun tipo di distinzione. Dunque, seguire i suoi canali social sarà la mossa azzeccata.
Mentre mi alzo da quella comoda sedia tornando con la testa a quella che sarà la mia giornata universitaria, vengo fermato da un pensiero: siamo sicuri di aver capito davvero bene cos’è il rap italiano oggi? Forse, ascoltando album come “V”, possiamo avere davanti a noi un’istantanea migliore di quei quattro culi propinati da Instagram. Ovviamente, senza nulla togliere a determinate forme… _
Di _@ziannagram_
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Una guida poetica per navigare nel mare di tutto ciò che ”Ho Provato”, il nuovo singolo di Metho in uscita l’11 aprile

Una guida poetica per navigare nel mare di tutto ciò che Ho Provato, il nuovo singolo di Metho in uscita l’11 aprile per Honiro Label.
Sonorità classiche che si fondono alla freschezza di una penna che irrompe in una storia fatta di alti e bassi, di emozioni positive e negative che riescono, in qualche modo, non solo a costruire ciò che siamo, ma anche a forgiare la nostra essenza e la sua capacità di resilienza attraverso l’arduo quanto veritiero processo di introspezione. Infatti, il brano segna l’inizio di un nuovo percorso come manifesto del nuovo nome d’arte dell’artista, Metho, che richiama i concetti di ‘’analisi’’, ‘’metodo’’, per l’appunto, secondo la sensibilità e il talento di poter attraversare il proprio passato con la giusta delicatezza e il timone dello spirito critico.
“Ho Provato” racconta quella moltitudine di sensazioni e pensieri che mi hanno attraversato durante un momento non semplice della mia vita privata e familiare, cercando di riconciliarmi con me stesso e il bisogno di pace. Da qui il mio nuovo inizio sia come artista che come persona, a partire da ciò che ‘’ho provato’’, concetto chiave del brano. Tra sonorità alla Joey Badass e MF DOOM, le barre del brano sono cicatrici che a volte fanno male, ma che sono pronte a rimarginarsi per ricominciare – ci racconta l’artista.
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Tra Santi e Chiese di Roma che cullano e dannano l’anima di Sciclitano, che torna con il suo nuovo disco in uscita il 4 aprile

Tra Santi e Chiese di Roma che cullano e dannano l’anima di Sciclitano, che torna con il suo nuovo disco in uscita il 4 aprile per Honiro Label.
Roma la ami o la odi. Crescerci e, in generale, viverci significa contemplare la sua grandezza, ma anche accettarne le sue imperfezioni, le sue contraddizioni che ci osservano dal di dentro, che sanno anche comprenderci, in un certo senso. E le parole originali e d’impatto dell’artista riflettono un’interiorità impetuosa e fortemente espressiva, che non necessita di fornire grandi contenuti come ‘’oppio del popolo’’ attraverso la musica, ma cerca semplicemente di dare voce all’urgenza, a cosa è rimasto della sua città nel profondo.
‘’Tra tracce banger che mescolano il boom bap alle influenze south e flussi di coscienza, ‘’Santi e Chiese’’ è la liberazione vera e propria dei miei pensieri, delle mie sensazioni provate, che non sempre seguono un ordine logico o razionale. Sono ciò che sono e arrivano per come escono dalla mia testa, in un certo senso. I ‘’Santi’’ e le ‘’Chiese’’ sono parte della Roma che ci sta guardando, la sua architettura che ci sta osservando e di cui racconto nelle mie tracce, come parte della mia vita’’. – ci racconta l’artista.
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NUOVA SCENA 2: saranno i CLUB DOGO gli special guest della finale del rap game con giudici FABRI FIBRA, ROSE VILLAIN e GEOLIER

I primi 4 episodi della seconda stagione di Nuova Scena sono fuori e l’hype è alle stelle per il rap show con Fabri Fibra, Geolier e Rose Villain: dopo le audition iniziali, i concorrenti selezionati dai giudici hanno già fatto sentire tutto il loro entusiasmo e ambizione nelle due esibizioni della prova dei cypher, con i brani “WE GOT IT” e “TUTTO A POSTO” .
Lo show continuerà con gli episodi 5, 6 e 7 che usciranno lunedì 7 aprile, dove la competizione entrerà nel vivo con le rap battle, la prova dei videoclip (con Matteo Paolillo) quella dei featuring, che vedrà salire sul palco con i concorrenti Kid Yugi, Ernia, VillaBanks e Gemitaiz.
L’esibizione dei Club Dogo chiuderà in modo esplosivo questa seconda stagione nell’episodio finale (disponibile dal 14 aprile) che incoronerà il vincitore dell’ambito premio di 100.000 euro.
La seconda stagione di Nuova Scena, prodotta da Fremantle Italia, è scritta da Dino Clemente, Matteo Lenardon, Paola Papa, Sonia Soldera e da Chiara Guerra, Vincenzo Majorana, Marina Pagliari, per la regia di Alessio Muzi.
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