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Achille Lauro, Izi e Gemitaiz: il videoclip di “Bvlgari Black Swing”

Achille Lauro, Izi e Gemitaiz, arriva il video di “Bvlgari Black Swing“!
Dopo aver conquistato il disco d’oro con Maleducata (FIMI/GfK), ed essere nella top five dei singoli italiani più suonati in radio nel 2020 (Earone) con “Bam Bam Twist” feat. Gow Tribe, già disco di platino,
Achille Lauro torna a sorpresa con un regalo ai suoi fan: è su YouTube il videoclip di “Bvlgari Black Swing” (feat. Izi & Gemitaiz), secondo estratto, dopo Jingle Bell Rock feat. Annalisa, dal side project 1920 ACHILLE LAURO & THE UNTOUCHABLE BAND (Elektra Records/Warner Music Italy).
Il salto nel tempo di 1920, ci riporta con questo brano all’album del 2018 Pour L’Amour, il primo registrato per una major insieme al produttore Boss Doms, per l’occasione reinterpretato in versione swing con due mostri sacri della scena urban: Izi e Gemitaiz. Cirque du Soleil lo definisce Achille Lauro infatti si tratta di un vero e proprio circo di suoni sincopati, con i tre in veste di saltimbanchi d’eccezione. A completare la giungla di riferimenti del brano, il famosissimo coro de Gli Aristogatti, perché davvero Tutti quanti voglion fare il jazz in una jam session volutamente improvvisata. Achille Lauro stesso ha seguito la direzione d’orchestra con Gregorio Calculli e Gow Tribe, dirigendo personalmente i coristi.
Il videoclip di “Bvlgari Black Swing” di Achille Lauro feat Izi e Gemitaiz, nasce da un’idea dello stesso Lauro. Il videoclip, realizzato con Mattia Di Tella, in cui si inseguono passato e presente con un ritmo sincopato in questo crossover tra swing e musica elettronica.
“1920 – ACHILLE LAURO & THE UNTOUCHABLE BAND” è composto da 8 tracce tra brani inediti e riedizioni in pieno ritmo jazz anni ‘20. Un dialogo tra passato e presente, l’improvvisazione più ricercata. È la prima esperienza di produzione di un intero album live per l’artista. Dopo il live di Taranto con l’orchestra della Magna Grecia diretta dal maestro Piero Romano, Achille Lauro incide un intero progetto musicale con la
Untouchable Jazz Band, guidata dal Maestro Dino Plasmati. Partecipazioni d’eccezione, quali quella del maestro Israel Varela alla batteria, o del maestro Flavio Boltro alla tromba, impreziosiscono la già favolosa
performance della LJP Jazz Band, che vanta eccellenti musicisti della tradizione jazz e swing.
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“La Crisi dell’Uomo” è il nuovo album dei Grill Boys, disponibile da venerdì 28 marzo

“La Crisi dell’Uomo” è il nuovo album dei Grill Boys, disponibile da venerdì 28 marzo in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale per peermusic ITALY. Un album come specchio di una generazione disillusa, “La Crisi dell’Uomo” esplora il contrasto tra il bisogno di imporsi e il rischio di perdersi, tra il desiderio di controllo e la paura di non bastare. Il protagonista di questo terzo capitolo della trilogia dei Grill Boys è Giovane Giovanni, che vive e descrive le relazioni amorose in maniera differente: ora fa il duro e gioca con il potere della seduzione (“Motel”), altre volte cerca di mantenere il controllo senza accorgersi di essere lui stesso vittima del gioco (“Lolita”), fino a scontrarsi con una figura femminile inarrivabile (“Donna Alfa”). Ma dietro l’apparenza c’è il crollo: con la consapevolezza di non essere più all’altezza, si finisce a supplicare la persona amata (“Riconoscimi”). I Grill Boys traducono inquietudini personali e collettive in storie che mescolano vita vissuta, riferimenti cinematografici e suggestioni letterarie, costruendo un universo sonoro che attinge al punk, al rock, fino al funk e alla new wave. Nel nuovo lavoro discografico, il collettivo milanese ricerca sicurezze in un mondo instabile, cercando di ribaltare le regole per farsi sentire. Tra richiami alla colonna sonora di un noir anni ’70 e il caos di una relazione senza parole, il nuovo album dei Grill Boys è un lavoro che racconta il disagio con leggerezza e il fallimento con energia, come in un film con una narrazione che si spezza nel finale: prima il nastro si riavvolge su se stesso, quasi a chiudere il racconto con ironia (“Cantautorato”) prima di sfociare in un inno di ribellione (“Pirati delle etichette”) che conferma l’identità del collettivo. |

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“Pesa tutto il mondo addosso” è il nuovo album di Bordeaux, disponibile da venerdì 28 marzo

“Pesa tutto il mondo addosso” è il nuovo album di Bordeaux, disponibile da venerdì 28 marzo in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming,distribuito da Artist First.
Il nuovo album di Bordeaux racconta il passaggio all’età adulta come un percorso di crescita e trasformazione, fatto di scelte che definiscono il futuro e di emozioni che ne scandiscono ogni fase. Diventare grandi significa ridefinire i propri confini, attraversare il caos con uno sguardo consapevole, alla ricerca di un nuovo equilibrio. Nei nove brani che compongono il disco si intrecciano sentimenti contrastanti che fanno parte del passaggio all’età adulta tra euforia e leggerezza, malinconia e il peso delle scelte che plasmano ciò che saremo domani.
La produzione di Dario Jacque intreccia profondità emotiva e raffinatezza sonora, amplificando l’intensità del racconto con un mix raffinato di atmosfere eteree e suoni elettronici, in un viaggio sonoro che esalta il significato di ogni brano: l’album affronta temi attuali e universali come l’ansia sociale e la pressione di dover essere sempre produttivi in una società frenetica, contrapposti al bisogno di autenticità e introspezione. Anche l’amore emerge con le sue dualità: da una parte è una bellezza senza tempo, dall’altra può amplificare il timore di definire “qualcosa di speciale”.

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L’eco di Sedici tra i grovigli della mente e il desiderio di serenità nel suo nuovo brano, ”eco // non esiste solo l’ansia”

L’eco di Sedici tra i grovigli della mente e il desiderio di serenità nel suo nuovo brano, eco // non esiste solo l’ansia, in uscita il 28 marzo per Honiro Label e Luppolo Dischi.Con il corpo puoi trovarti ovunque, ma spesso ciò che suggeriscono i nostri pensieri ricorrenti è disconnesso: le paure, le angosce, gli ostacoli che impediscono una visuale più vicina alla realtà. E qui si cela la profondità di un semplice messaggio: vivere le cose per quello che sono, per quello che ci trasmettono a livello emotivo e a livello esperienziale. L’ansia è uno schermo dentro cui vediamo forse fin troppi nostri frammenti. A volte, bisogna prendersi il momento per spegnere il suo loop e guardarci con altri occhi, quelli dello stupore. “Ho scritto “eco//non esiste solo l’ansia” su una scogliera in Grecia, ma nella mia testa ero ancora nella mia cameretta, con l’ansia. Racconta, tra sonorità pop ed elettroniche, quella sensazione di disconnessione tra dove sei fisicamente e dove sei mentalmente, come se la mente restasse intrappolata altrove. Nel ritornello ho gridato per sentire l’eco, per provare a sentirmi davvero presente. Ma alla fine capisco che non esiste solo l’ansia: c’è qualcosa di più, anche se è difficile vederlo. – ci racconta l’artista.
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