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Coladigirienzo torna con il nuovo singolo “DENTI BELLISSIMI”: “Ho tanta musica da far ascoltare al mio pubblico”
Coladigirienzo è tornato giovedì 18 gennaio con il suo nuovo singolo “DENTI BELLISSIMI” distribuito da Artist First. Con questo brano, Coladigirienzo vuole raccontare la sensazione di non sentirsi all’altezza che ad ognuno di noi, almeno una volta nella vita, è capitato di percepire quando eravamo in compagnia di qualcuno a cui volevamo particolarmente bene.
Chi meglio di Coladigirienzo poteva raccontarci questo brano? Noi di Honiro Journal lo abbiamo intervistato!
Leggendo il comunicato stampa e ascoltando il brano si capisce come, tramite questo singolo, tu voglia raccontare cosa si provi nel non sentirsi all’altezza delle persone a cui si vuole bene. Questa è una sensazione che hanno sicuramente sperimentato in tantissimi, molto probabilmente ognuno di noi, almeno una volta nella vita, si è imbattuto in questa convinzione o in questo timore. Come speri che la tua musica possa aiutare chi l’ascolta nell’alleviare questa sensazione d’inferiorità da te raccontata in questo pezzo?
Non sentirsi all’altezza credo sia importante, comunque perché dovremmo esserlo? Non sta scritto da nessuna parte che poi alla fine porti dei vantaggi. Per fare un esempio, se sono troppo all’altezza nel fare le divisioni in colonna poi tutta la classe mi chiederà di fare i compiti per loro! Quindi chiedo a tutti i miei giovani ascoltatori di vivere con “piacere” questo “senso di inferiorità”, sicuramente in altri aspetti della vita sapete di essere fortissimi. Ma anche qui, il gioco vale la candela? Per fare un altro esempio, se sono troppo bravo a salire le scale due a due poi le aspettative su di me sono altissime, non potrò mai più prendere l’ascensore senza deludere in qualche modo le aspettative.
Spesso però, questo non sentirsi all’altezza è solamente frutto della propria percezione di se stessi. Secondo te, quale potrebbe essere un consiglio, delle skills, per allenare la consapevolezza riguardo la propria persona? Per non sottovalutarsi o demoralizzarsi a causa di nostre convinzioni che, spesso, non coincidono propriamente con la realtà?
Beh è necessario capire quando si è bravi ma anche quando effettivamente non lo si è. Un buon metodo potrebbe essere semplicemente quello di andare dai propri genitori e chiedere: “Babbo, mamma, sono stato un buon figlio?”. Se distolgono lo sguardo allora bisogna lavorare meglio sulla percezione di ciò che ci circonda.
Coladigirienzo, sappiamo che questo tuo nuovo singolo si intitola“DENTI BELLISSIMI” e ruota interamente attorno alla metafora di un sorriso smagliante. A proposito di questo quindi, mi piaceva iniziare questa intervista chiedendo quali siano stati(o anche quali siano tuttora/quali speri che siano in futuro) i sorrisi per te più significativi che ti ha regalato la musica in questi anni di carriera.
Al passato non penso mai. Avevo una dentatura pessima e gli incisivi hanno avuto bisogno di un serio intervento di limatura. Poi finalmente proprio ora, all’età di diciannove anni, mi sono reso conto che usando delle specifiche combinazioni di suoni potevo evitare di andare dal dentista!
“Un altro giorno poi te lo dirò, siamo stati bene”
Molte volte la musica è il tramite per raccontare ciò che non siamo riusciti ad esprimere a parole. Questa frase mi ha fatto riflettere sul fatto che spesso non diciamo ad una persona ciò che vorremmo raccontarle veramente, i nostri sentimenti o quanto siamo stati bene con lei perché confidiamo nella speranza di farlo poi, un domani, nel cosiddetto “momento giusto”. Come potremmo invece comprendere che, molto spesso, il momento giusto è proprio il presente?
Anche su questo punto la mia opinione è che una saggia dose di procrastinazione emotiva sia la chiave di una vita felice. Se fossi andato dai miei amichetti delle elementari dicendogli: “Vi voglio bene. Mi sono reso conto che questo tempo che sto passando con voi a lanciarci i bastoni negli occhi è inestimabile, e non tornerà più insieme alle vostre vere personalità che forse saranno sempre più via via inondate da false convinzioni sul vostro ruolo sociale ecc..”, loro mi avrebbero giustamente picchiato. Se glielo dico ora comunque la situazione non migliora!
Ti andrebbe di anticiparci liberamente qualcosa riguardo i tuoi obiettivi futuri? Questo singolo farà parte di un progetto più ampio?
Ho tantissime canzoni da far ascoltare al mio pubblico. Posso anticipare alcuni titoli: “Occhiatacce in pigiama”, “Non giro mai la chiave per il verso giusto al primo tentativo” e “Ho perso gli occhi (aiutami a trovarli, ma vedo i tuoi piedi quindi sono sicuramente sotto o il tavolo o il comodino)”.
Solitamente prima di concludere un’intervista domando sempre se c’è qualcosa che non ti ho chiesto ma che ci terresti che i nostri lettori sapessero (su di te, sulla tua musica, su questo singolo…)
Mi sembra che ci siamo su tutto. Non sono la persona più affidabile sul chiedere questo tipo di cose perché sono un po’ smemorello eheheh.
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”10 GIRI INTORNO AL MONDO”, il nuovo brano di Cura
“Era necessario un addio perché capissi che non c’è un addio per noi” – con queste parole CURA introduce “10 GIRI INTORNO AL MONDO”, il suo nuovo singolo in uscita venerdì 8 novembre, distribuito da ADA Music Italy.
Un brano scritto davanti a un camino, il primo giorno dell’anno, quando il suono di un pianoforte ripetitivo richiama nella mente dell’artista una nostalgia familiare, una storia sospesa nel tempo.
“Forse questa, è la mia storia infinita e, il coraggio di viverla, è stato tanto forte quanto quello di provare a dimenticarla”
CURA compone una traccia che rappresenta un viaggio intimo in quella che lei stessa definisce la sua “storia infinita.” C’è un senso di ritorno e perdita, un ciclo inevitabile in cui si rincorrono domande profonde: perché non è andata? Perché non siamo riusciti a far funzionare le cose? Eppure, nell’impossibilità di dimenticare, l’artista trova il coraggio di accettare quel legame indissolubile, consapevole che la musica, come una fotografia, è capace di fissare gli attimi, proteggendoli dall’usura del tempo.
In “10 GIRI INTORNO AL MONDO”, testo e note diventano un eco che rimbalza tra passato e presente, come una ricerca costante di significato in quei legami che non smettono mai di attirarci.
Attualmente in tour con Alex Britti come corista, CURA è pronta a tornare a far parlare di sè con un brano che promette di risuonare in chiunque abbia mai vissuto la bellezza complessa di una storia senza fine.
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“Gris Gris” è l’EP d’esordio di EM
“Gris Gris” è l’EP d’esordio di EM in uscita su tutte le piattaforme digitali da venerdì 8 novembre per Columbia Records/Sony Music Italy. L’EP sarà anticipato dal singolo “Bismillah” disponibile da venerdì 1 novembre.
“Gris Gris” è un termine ombrello in lingua senegalese -l’artista si è trasferito in Italia dal Senegal all’età di 9 anni- che racchiude il ricchissimo mondo magico del Paese. Gris Gris è un amuleto, un oggetto che può essere benefico o maligno, ma è anche un simbolo per ritrarre un più complesso sistema di credenze, fatto di rituali, esoterismo e comunità. La cultura psico-magica africana che ha nutrito il giovanissimo artista nella sua crescita viene raccontata e celebrata all’interno del suo progetto d’esordio, in cui parte di “questa” magia trova manifestazione anche attraverso la musica.
Il retaggio e le radici del rapper costituiscono il fulcro della sua identità artistica, che diventa un ponte tra due mondi distanti, unendo l’urban occidentale -grazie a un flow che ricorda l’attitudine cruda del rap anni 2000- alla cultura senegalese -esplorata nel suo immaginario e nelle sue sonorità, dando vita ad un sound inedito ed eterogeneo, che attinge da elementi afrowave.
L’EP raccoglie pensieri e racconti di strada passati sotto al filtro di uno sguardo quasi spirituale: EM descrive con autenticità il proprio vissuto cercando un senso di speranza, di predestinazione e di “fede” -in senso lato- che emergono dalle liriche e dagli aneddoti presenti nelle tracce.
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Fuori il video ufficiale di ”L’Ho Fatto”, il brano di Jap & Paggio in collaborazione con Flesha e Numb
Jap & Paggio chiudono il cerchio con “L’Ho fatto”, terzo singolo estratto dal disco Old But Gold, uscito qualche mese fa dopo la pubblicazione di Ill Rap nel 2009, Bombe a Mano nel 2012 e l’Ep Hiphopcrisia nel 2013. Con questo ritorno, il duo hip hop più acclamato di Verona, ha saputo riconfermare la propria posizione senza deludere i fan e conquistandone di nuovi. Attraverso un disco che la critica di settore ha definito “vincente”, Jap & Paggio si sono messi in discussione più che mai strizzando l’occhio alle nuove generazioni e proponendo chiavi di lettura nuove, ma solide e in linea con la cultura Hip Hop.
L’Ho Fatto rappresenta l’ultimo tassello dopo i singoli Manette e Don’t Stop. Il video, per la regia di Maurizio Zatachetto e Mattia Bonizzato, è stato principalmente girato al Lago di Garda ed è stato realizzato quasi interamente in riva al lago per valorizzare il suo sapore soul attraverso i colori del tramonto.
L’Ho fatto, brano che vede fra le collaborazioni Flesha e Numb, simboleggia l’abbandono delle influenze materiali ed è un brano trasparente che vuole urlare a tutti: “Fate quello che volete nella vita ma fatelo bene”. I richiami al passato di Flesha e la cruda onestà delle argomentazioni di Jap spiazzano l’ascoltatore mentre Numb trasforma il vetro che è dentro l’anima di tutti in preziosi smeraldi attraverso la sua voce soul e calda. Jap & Paggio spiegano:
“L’ho fatto è un pezzo che per chi cerca ancora le proprie risposte nell’intricato mondo personale, arriva dritto come una freccia. Non ci limitiamo a rimare e fare musica, ma snoccioliamo gli argomenti e le note con incredibile consapevolezza. Sentiamo molto nostro questo pezzo e siamo convinti che abbia una marcia in più rispetto ad altre canzoni che si ascoltano in radio in questo periodo. Noi ci crediamo anche perché ha un rif che entra facilmente in testa già dal primo ascolto. E se anche voi avete fatto “Wow” ascoltando questa track, allora siete pronti per alzare la testa, sorridere a voi stessi e muovere i propri passi verso ciò che volete davvero essere.Il brano è prodotto da Paggio che riporta ai suoni creati al tempo con un fruity loops, mixando con saggezza una carezza funky ad un carosello di synth. Numb si impone nel ritornello con una voce graffiata che stupisce, che motiva, che dà la carica a chi ascolta.
Nel complesso, L’Ho Fatto propone una musicalità che strizza l’occhio al commerciale, senza dover indossare maschere imposte dalle Major.
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