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En?gma, con il nuovo album Booriana parte anche il tour
Buriana, tempesta, temporale, urgano. Questi i significati sottesi al titolo del nuovo album di En?gma, il nono della sua carriera e il primo dove partecipa completamente anche alla produzione musicale.
In Booriana, dal 5 aprile in tutti i negozi di dischi e digital store, scompaiono del tutto le produzioni esterne e l’artista sardo firma a quattro mani assieme a Kaizèn tutti i beat. Una tempesta dove però lo scompiglio musicale si coniuga con un ordine artistico che lo stesso MC descrive come: “Una tempesta perfetta e disco della maturità“. Se Kaizèn è sempre stato presente nella discografia di En?gma, col nuovo lavoro il sodalizio è ulteriormente consolidato.
Suoni impetuosi e sconnessi confluiscono in un temporale armonioso, dove i campionamenti tornano a essere il fiore all’occhiello di tutta la produzione. Proprio le strumentali costituiscono la cifra stilistica di Booriana: un sound slegato dalle classiche atmosfere Hip-Hop, campionamenti a 360° che attingono dal crossover, al soul al funk, passando per il cantautorato con l’uso di synth e una grande varietà di batterie.
Il risultato dell’intero album è una fusione dei background musicali dei due musicisti: da un lato il cantautorato internazionale di Nick Cave e Tom Waits suggerito da Kaizèn, dall’altro il rock, il grunge e l’elettronica portati in dote da En?gma, dove poi la passione per le colonne sonore e per gli arrangiamenti orchestrali accomuna entrambi.
Se è vero che il campionamento è una pratica tipica del mondo rap, in Booriana c’è la volontà di modernizzarlo spostando l’orizzonte dei sample dal mondo meramente black a quello dei suoni più contemporanei caratterizzati da strumenti come l’808 o tipici “sub”.
Il tappeto ritmico curato a quattro mani fa da sfondo alle rime di En?gma, che alterna episodi di alto citazionismo a un’insolita irriverenza, senza tralasciare i suoi lati più conscious e narrativi. Nelle liriche di En?gma non manca la sua tipica componente mistica, lati oscuri e intimi presenti nei testi sono riferiti alla sua esperienza personale finanche ad argomenti sociali, passaggi ironici e attenzione all’attualità.
Il parterre dei featuring rispecchia perfettamente i gusti eclettici dell’artista, che coinvolge nomi storici della scena come Inoki e Tormento, BIG come Emis Killa, Shade e Ghemon, ma, anche il talento di Claver Gold e rappresentanti della scena underground come Anagogia.
Registrazione e missaggio sono stati realizzati da Kaizèn nel suo K Studio di Olbia. Il master è stato realizzato presso il Wave Shuttle Studio in Svizzera da Patrick “Wave” Carinci, mix enigneer multiplatino già al lavoro con Guè Pequeno, Vegas Jones, Ernia e molti altri.
Le prime date del tour in continuo aggiornamento:
venerdì 12 aprile – Ex Magazzini – Roma
sabato 13 aprile – Legend – Milano
venerdì 3 maggio – Magazzino 47 – Brescia
venerdì 10 maggio – UniFight Fest – Firenze
sabato 11 maggio – Pedro Padova
sabato 18 maggio – Tropical – Porto Torres (SS)
venerdì 31 maggio – Fabrik – Cagliari
venerdì 14 giugno – Rap Fest – Chiari (BS)
sabato 15 giugno – secret party – Alba (CN)
giovedì 27 giugno – Portofranko Festival – Castel Bolognese (RA)
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”10 GIRI INTORNO AL MONDO”, il nuovo brano di Cura
“Era necessario un addio perché capissi che non c’è un addio per noi” – con queste parole CURA introduce “10 GIRI INTORNO AL MONDO”, il suo nuovo singolo in uscita venerdì 8 novembre, distribuito da ADA Music Italy.
Un brano scritto davanti a un camino, il primo giorno dell’anno, quando il suono di un pianoforte ripetitivo richiama nella mente dell’artista una nostalgia familiare, una storia sospesa nel tempo.
“Forse questa, è la mia storia infinita e, il coraggio di viverla, è stato tanto forte quanto quello di provare a dimenticarla”
CURA compone una traccia che rappresenta un viaggio intimo in quella che lei stessa definisce la sua “storia infinita.” C’è un senso di ritorno e perdita, un ciclo inevitabile in cui si rincorrono domande profonde: perché non è andata? Perché non siamo riusciti a far funzionare le cose? Eppure, nell’impossibilità di dimenticare, l’artista trova il coraggio di accettare quel legame indissolubile, consapevole che la musica, come una fotografia, è capace di fissare gli attimi, proteggendoli dall’usura del tempo.
In “10 GIRI INTORNO AL MONDO”, testo e note diventano un eco che rimbalza tra passato e presente, come una ricerca costante di significato in quei legami che non smettono mai di attirarci.
Attualmente in tour con Alex Britti come corista, CURA è pronta a tornare a far parlare di sè con un brano che promette di risuonare in chiunque abbia mai vissuto la bellezza complessa di una storia senza fine.
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“Gris Gris” è l’EP d’esordio di EM
“Gris Gris” è l’EP d’esordio di EM in uscita su tutte le piattaforme digitali da venerdì 8 novembre per Columbia Records/Sony Music Italy. L’EP sarà anticipato dal singolo “Bismillah” disponibile da venerdì 1 novembre.
“Gris Gris” è un termine ombrello in lingua senegalese -l’artista si è trasferito in Italia dal Senegal all’età di 9 anni- che racchiude il ricchissimo mondo magico del Paese. Gris Gris è un amuleto, un oggetto che può essere benefico o maligno, ma è anche un simbolo per ritrarre un più complesso sistema di credenze, fatto di rituali, esoterismo e comunità. La cultura psico-magica africana che ha nutrito il giovanissimo artista nella sua crescita viene raccontata e celebrata all’interno del suo progetto d’esordio, in cui parte di “questa” magia trova manifestazione anche attraverso la musica.
Il retaggio e le radici del rapper costituiscono il fulcro della sua identità artistica, che diventa un ponte tra due mondi distanti, unendo l’urban occidentale -grazie a un flow che ricorda l’attitudine cruda del rap anni 2000- alla cultura senegalese -esplorata nel suo immaginario e nelle sue sonorità, dando vita ad un sound inedito ed eterogeneo, che attinge da elementi afrowave.
L’EP raccoglie pensieri e racconti di strada passati sotto al filtro di uno sguardo quasi spirituale: EM descrive con autenticità il proprio vissuto cercando un senso di speranza, di predestinazione e di “fede” -in senso lato- che emergono dalle liriche e dagli aneddoti presenti nelle tracce.
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Fuori il video ufficiale di ”L’Ho Fatto”, il brano di Jap & Paggio in collaborazione con Flesha e Numb
Jap & Paggio chiudono il cerchio con “L’Ho fatto”, terzo singolo estratto dal disco Old But Gold, uscito qualche mese fa dopo la pubblicazione di Ill Rap nel 2009, Bombe a Mano nel 2012 e l’Ep Hiphopcrisia nel 2013. Con questo ritorno, il duo hip hop più acclamato di Verona, ha saputo riconfermare la propria posizione senza deludere i fan e conquistandone di nuovi. Attraverso un disco che la critica di settore ha definito “vincente”, Jap & Paggio si sono messi in discussione più che mai strizzando l’occhio alle nuove generazioni e proponendo chiavi di lettura nuove, ma solide e in linea con la cultura Hip Hop.
L’Ho Fatto rappresenta l’ultimo tassello dopo i singoli Manette e Don’t Stop. Il video, per la regia di Maurizio Zatachetto e Mattia Bonizzato, è stato principalmente girato al Lago di Garda ed è stato realizzato quasi interamente in riva al lago per valorizzare il suo sapore soul attraverso i colori del tramonto.
L’Ho fatto, brano che vede fra le collaborazioni Flesha e Numb, simboleggia l’abbandono delle influenze materiali ed è un brano trasparente che vuole urlare a tutti: “Fate quello che volete nella vita ma fatelo bene”. I richiami al passato di Flesha e la cruda onestà delle argomentazioni di Jap spiazzano l’ascoltatore mentre Numb trasforma il vetro che è dentro l’anima di tutti in preziosi smeraldi attraverso la sua voce soul e calda. Jap & Paggio spiegano:
“L’ho fatto è un pezzo che per chi cerca ancora le proprie risposte nell’intricato mondo personale, arriva dritto come una freccia. Non ci limitiamo a rimare e fare musica, ma snoccioliamo gli argomenti e le note con incredibile consapevolezza. Sentiamo molto nostro questo pezzo e siamo convinti che abbia una marcia in più rispetto ad altre canzoni che si ascoltano in radio in questo periodo. Noi ci crediamo anche perché ha un rif che entra facilmente in testa già dal primo ascolto. E se anche voi avete fatto “Wow” ascoltando questa track, allora siete pronti per alzare la testa, sorridere a voi stessi e muovere i propri passi verso ciò che volete davvero essere.Il brano è prodotto da Paggio che riporta ai suoni creati al tempo con un fruity loops, mixando con saggezza una carezza funky ad un carosello di synth. Numb si impone nel ritornello con una voce graffiata che stupisce, che motiva, che dà la carica a chi ascolta.
Nel complesso, L’Ho Fatto propone una musicalità che strizza l’occhio al commerciale, senza dover indossare maschere imposte dalle Major.
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