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G.Bit? Non chiamatelo Stronzo, ma guardatevi il suo nuovo video
Titolo forte, singolo forte, video forte. Stavolta G.Bit ha voluto mettere il carico da novanta sulla sua nuova uscita: ecco il video di “Stronzo”.
G.bit è il nome d’arte di Gianmarco Bitti, nato nel futuro. Cresciuto a La Spezia, G.bit si avvicina a un percorso artistico inizialmente come ballerino per poi evolvere definitivamente come rapper. A giugno del 2018 ha pubblicato la sua prima raccolta di singoli, “AHAHAH“, che totalizza oltre 7 milioni di streaming incontrando l’interesse di pubblico e addetti ai lavori. A settembre dello stesso anno esce “TADAN“, un EP di remix contenente quattro brani di artisti emergenti selezionati e remixati dallo stesso G.bit.
A maggio 2019 esce l’album “Tilt!” per Warner Music, il primo progetto musicale che sfrutta la tecnologia della realtà aumentata su oggetti di uso quotidiano. Grazie all’applicazione ARIA, scaricabile gratuitamente, è stato infatti possibile accedere a contenuti speciali inquadrando con il proprio smartphone una delle immagini mappate seguendo le indicazioni fornite dai social dell’artista.
“Stronzo” è il secondo video estratto da Tilt!, diretto da Leonardo russo, un unico piano sequenza girato all’alba che racconta con la massima schiettezza quel preciso momento, vissuto tra follia e divertimento, che sigilla una serata con gli amici. La scelta di raccontare con estremo realismo uno spezzato di vita di G.bit si contrappone al precedente video, “Oh baby”, dove le animazioni di Laurina Paperina prendono forma e interagiscono con l’artista: questo dualismo rappresenta perfettamente la sua musica e le sfaccettature che spaziano da brani più allegri e scanzonati a tracce più intimiste.
“Io, Fiks, Zuca, Disme, Panetti, La Marle e Leo con una videocamera post serata.
A volte finisce bene.
Altre volte finisce così…E se dovessi lasciarci le penne usatele per scrivere solo cose belle”
G.bit
“TILT!” è composto di dodici tracce che riprendono, nei testi e nelle sonorità, l’irriverenza che negli ultimi anni lo ha reso incredibilmente riconoscibile all’interno della scena urban italiana.
Con questo disco G.Bit si fa portavoce di uno stile che ambisce a sdrammatizzare e ad alleggerire qualsiasi messaggio affrontato, una cifra che gli permette di toccare una molteplicità di contenuti: il fil rouge di Tilt! rimane infatti un’attitudine scherzosa, colorata e dissacrante ma in grado di lasciare spazio a un mondo sonoro multiforme, dai beat più danzerecci a sfumature più scure e acide riconducibili all’universo Punk Uk, grazie alle produzioni curate da Andre Blanco, Pankees, Renzo Stone, Strage e Mike Lennon. Nel disco le collaborazioni con la star dell’asian rap Mike Lennon in “Faccio Quello Che Voglio” e con la giovane leva di Machete Dani Faiv in “50KG”.
A fare da specchio alla sua musica un immaginario visivo ed estetico altrettanto definito. Fondamentale in questo senso la collaborazione con Laurina Paperina, artista trentina che ha curato tutta la veste visual del progetto e che condivide con il giovane rapper una visione “cartoonata”, ironica e futuristica nei confronti della vita e dell’arte.
Le immagini e le animazioni realizzate da Laurina suggeriscono infatti la chiave di lettura con cui approcciarsi a “TILT!” che va ascoltato e vissuto con la stessa ironia e divertimento che stimolano G.bit e Laurina a creare la propria arte.
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”10 GIRI INTORNO AL MONDO”, il nuovo brano di Cura
“Era necessario un addio perché capissi che non c’è un addio per noi” – con queste parole CURA introduce “10 GIRI INTORNO AL MONDO”, il suo nuovo singolo in uscita venerdì 8 novembre, distribuito da ADA Music Italy.
Un brano scritto davanti a un camino, il primo giorno dell’anno, quando il suono di un pianoforte ripetitivo richiama nella mente dell’artista una nostalgia familiare, una storia sospesa nel tempo.
“Forse questa, è la mia storia infinita e, il coraggio di viverla, è stato tanto forte quanto quello di provare a dimenticarla”
CURA compone una traccia che rappresenta un viaggio intimo in quella che lei stessa definisce la sua “storia infinita.” C’è un senso di ritorno e perdita, un ciclo inevitabile in cui si rincorrono domande profonde: perché non è andata? Perché non siamo riusciti a far funzionare le cose? Eppure, nell’impossibilità di dimenticare, l’artista trova il coraggio di accettare quel legame indissolubile, consapevole che la musica, come una fotografia, è capace di fissare gli attimi, proteggendoli dall’usura del tempo.
In “10 GIRI INTORNO AL MONDO”, testo e note diventano un eco che rimbalza tra passato e presente, come una ricerca costante di significato in quei legami che non smettono mai di attirarci.
Attualmente in tour con Alex Britti come corista, CURA è pronta a tornare a far parlare di sè con un brano che promette di risuonare in chiunque abbia mai vissuto la bellezza complessa di una storia senza fine.
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“Gris Gris” è l’EP d’esordio di EM
“Gris Gris” è l’EP d’esordio di EM in uscita su tutte le piattaforme digitali da venerdì 8 novembre per Columbia Records/Sony Music Italy. L’EP sarà anticipato dal singolo “Bismillah” disponibile da venerdì 1 novembre.
“Gris Gris” è un termine ombrello in lingua senegalese -l’artista si è trasferito in Italia dal Senegal all’età di 9 anni- che racchiude il ricchissimo mondo magico del Paese. Gris Gris è un amuleto, un oggetto che può essere benefico o maligno, ma è anche un simbolo per ritrarre un più complesso sistema di credenze, fatto di rituali, esoterismo e comunità. La cultura psico-magica africana che ha nutrito il giovanissimo artista nella sua crescita viene raccontata e celebrata all’interno del suo progetto d’esordio, in cui parte di “questa” magia trova manifestazione anche attraverso la musica.
Il retaggio e le radici del rapper costituiscono il fulcro della sua identità artistica, che diventa un ponte tra due mondi distanti, unendo l’urban occidentale -grazie a un flow che ricorda l’attitudine cruda del rap anni 2000- alla cultura senegalese -esplorata nel suo immaginario e nelle sue sonorità, dando vita ad un sound inedito ed eterogeneo, che attinge da elementi afrowave.
L’EP raccoglie pensieri e racconti di strada passati sotto al filtro di uno sguardo quasi spirituale: EM descrive con autenticità il proprio vissuto cercando un senso di speranza, di predestinazione e di “fede” -in senso lato- che emergono dalle liriche e dagli aneddoti presenti nelle tracce.
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Fuori il video ufficiale di ”L’Ho Fatto”, il brano di Jap & Paggio in collaborazione con Flesha e Numb
Jap & Paggio chiudono il cerchio con “L’Ho fatto”, terzo singolo estratto dal disco Old But Gold, uscito qualche mese fa dopo la pubblicazione di Ill Rap nel 2009, Bombe a Mano nel 2012 e l’Ep Hiphopcrisia nel 2013. Con questo ritorno, il duo hip hop più acclamato di Verona, ha saputo riconfermare la propria posizione senza deludere i fan e conquistandone di nuovi. Attraverso un disco che la critica di settore ha definito “vincente”, Jap & Paggio si sono messi in discussione più che mai strizzando l’occhio alle nuove generazioni e proponendo chiavi di lettura nuove, ma solide e in linea con la cultura Hip Hop.
L’Ho Fatto rappresenta l’ultimo tassello dopo i singoli Manette e Don’t Stop. Il video, per la regia di Maurizio Zatachetto e Mattia Bonizzato, è stato principalmente girato al Lago di Garda ed è stato realizzato quasi interamente in riva al lago per valorizzare il suo sapore soul attraverso i colori del tramonto.
L’Ho fatto, brano che vede fra le collaborazioni Flesha e Numb, simboleggia l’abbandono delle influenze materiali ed è un brano trasparente che vuole urlare a tutti: “Fate quello che volete nella vita ma fatelo bene”. I richiami al passato di Flesha e la cruda onestà delle argomentazioni di Jap spiazzano l’ascoltatore mentre Numb trasforma il vetro che è dentro l’anima di tutti in preziosi smeraldi attraverso la sua voce soul e calda. Jap & Paggio spiegano:
“L’ho fatto è un pezzo che per chi cerca ancora le proprie risposte nell’intricato mondo personale, arriva dritto come una freccia. Non ci limitiamo a rimare e fare musica, ma snoccioliamo gli argomenti e le note con incredibile consapevolezza. Sentiamo molto nostro questo pezzo e siamo convinti che abbia una marcia in più rispetto ad altre canzoni che si ascoltano in radio in questo periodo. Noi ci crediamo anche perché ha un rif che entra facilmente in testa già dal primo ascolto. E se anche voi avete fatto “Wow” ascoltando questa track, allora siete pronti per alzare la testa, sorridere a voi stessi e muovere i propri passi verso ciò che volete davvero essere.Il brano è prodotto da Paggio che riporta ai suoni creati al tempo con un fruity loops, mixando con saggezza una carezza funky ad un carosello di synth. Numb si impone nel ritornello con una voce graffiata che stupisce, che motiva, che dà la carica a chi ascolta.
Nel complesso, L’Ho Fatto propone una musicalità che strizza l’occhio al commerciale, senza dover indossare maschere imposte dalle Major.
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