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GHALI: fuori il video di “1993” con SAMUEL ETO’O
Fuori oggi il nuovo video di “1993” che vede protagonisti Ghali e SAMUEL ETO’O. Il brano è estratto da DNA DELUXE X, la nuova versione di DNA, album pubblicato a febbraio per Atlantic Warner/Sto Records e sul podio dei dischi più ascoltati del 2020.
1993, l’anno di nascita di Ghali, è un brano che attraverso immagini forti e riflessioni intime ripercorre la sua storia. I sogni e le conquiste con la Fam ma anche le ferite della vita che lo hanno reso il Ghali di oggi.
L’unico rapper italiano riconosciuto a livello internazionale ma soprattutto una persona sensibile che non dimentica le proprie origini. Proprio per restituire questo senso di gratitudine per il proprio percorso Ghali, vestito per l’occasione da Gucci e Givenchy, ha voluto con sé in questo video gli amici della vita: Cilu, Dende, Fawzi, Hicham, Joel, Nathan, Sami, Samuel e Davide Dev (Dj storico di Ghali).
Insieme agli amici di sempre e Ghali in “1993” c’è anche Samuel Eto’o, il campione di Inter e Barcellona, che ha partecipato al video nell’inedita veste di allenatore. Regalando un’immagine che farà sorridere gli appassionati di calcio e di sport in generale. Proprio in 1993 Ghali canta “mi scusi posso entrare in campo mister? Dalla panchina tu non sai quante ne ho viste” e in questo caso più che mai l’allenatore è davvero eccezionale.
Sono tanti gli elementi di vicinanza umana fra Ghali ed Eto’o. Campione da sempre in prima linea nella lotta contro il razzismo e questa collaborazione è frutto di una profonda stima reciproca che probabilmente, in futuro non troppo distante, porterà a nuovi progetti condivisi.
Nel video diretto da Giulio Rosati e prodotto da Think Cattleya, vediamo Ghali passare da una riunione di lavoro con infelici uomini d’affari incravattati ai contesti che hanno caratterizzato la sua storia insieme alla fam: il campo di calcio della periferia con il suo valore simbolico e il McDonald’s che Ghali ed amici raggiungono a bordo di una BMW vestiti Gucci (lo styling del video è curato come sempre da Ramona Tabita), ricordando vagamente un immaginario tarantiniano. Proprio al McDonald’s c’è un’altra apparizione familiare per i fan di Ghali: allo sportello infatti si affaccia AVA, il produttore del beat di 1993 su cui Ghali ci ricorda, ancora una volta, il motivo per cui è sempre stato e rimane il pioniere della trap in Italia.
Nel frattempo DNA DELUXE X, i cui proventi sono stati devoluti interamente ai lavoratori dello spettacolo, è stato presentato live per la prima volta mercoledì scorso in collaborazione con Google su Youtube totalizzando oltre 4 milioni di views. Inoltre DNA si è affermato come terzo album più ascoltato dell’anno su Spotify in Italia. Good Times, il clamoroso successo che ha monopolizzato per sei settimane le radio registrando numeri spaventosi in streaming (oltre a tre dischi di platino FIMI), è il brano più ascoltato dell’anno su Apple Music.
Ghali, con il suo DNA, raggiunge e rimane ai vertici di tutte le classifiche annuali. Qui è presente da 42 settimane consecutive e aggiunge sei nuove certificazioni di Platino alla sua già ricca collezione.
L’ultima occasione per avere un ricordo speciale del percorso di DNA e DNA DELUXE X è la box ad edizione limitata e numerata che è possibile ordinare in esclusiva su Amazon. La box contiene due vinili rosa, un cd autografato, un poster di Ghali e lo speciale kit personalizzato per il test del DNA. Quest’ultimo gadget è stato incluso per ricordare come tutti apparteniamo a qualcosa di più grande rispetto ai limiti, le etichette e i confini che scegliamo di riconoscere e indossare. Nella testa di un artista come Ghali il pensiero non può che essere sempre rivolto al mondo. All’essere realmente internazionali. E Il Kit del DNA è un modo per ricordarci che lo siamo tutti anche più di quanto possiamo immaginare.
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”10 GIRI INTORNO AL MONDO”, il nuovo brano di Cura
“Era necessario un addio perché capissi che non c’è un addio per noi” – con queste parole CURA introduce “10 GIRI INTORNO AL MONDO”, il suo nuovo singolo in uscita venerdì 8 novembre, distribuito da ADA Music Italy.
Un brano scritto davanti a un camino, il primo giorno dell’anno, quando il suono di un pianoforte ripetitivo richiama nella mente dell’artista una nostalgia familiare, una storia sospesa nel tempo.
“Forse questa, è la mia storia infinita e, il coraggio di viverla, è stato tanto forte quanto quello di provare a dimenticarla”
CURA compone una traccia che rappresenta un viaggio intimo in quella che lei stessa definisce la sua “storia infinita.” C’è un senso di ritorno e perdita, un ciclo inevitabile in cui si rincorrono domande profonde: perché non è andata? Perché non siamo riusciti a far funzionare le cose? Eppure, nell’impossibilità di dimenticare, l’artista trova il coraggio di accettare quel legame indissolubile, consapevole che la musica, come una fotografia, è capace di fissare gli attimi, proteggendoli dall’usura del tempo.
In “10 GIRI INTORNO AL MONDO”, testo e note diventano un eco che rimbalza tra passato e presente, come una ricerca costante di significato in quei legami che non smettono mai di attirarci.
Attualmente in tour con Alex Britti come corista, CURA è pronta a tornare a far parlare di sè con un brano che promette di risuonare in chiunque abbia mai vissuto la bellezza complessa di una storia senza fine.
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“Gris Gris” è l’EP d’esordio di EM
“Gris Gris” è l’EP d’esordio di EM in uscita su tutte le piattaforme digitali da venerdì 8 novembre per Columbia Records/Sony Music Italy. L’EP sarà anticipato dal singolo “Bismillah” disponibile da venerdì 1 novembre.
“Gris Gris” è un termine ombrello in lingua senegalese -l’artista si è trasferito in Italia dal Senegal all’età di 9 anni- che racchiude il ricchissimo mondo magico del Paese. Gris Gris è un amuleto, un oggetto che può essere benefico o maligno, ma è anche un simbolo per ritrarre un più complesso sistema di credenze, fatto di rituali, esoterismo e comunità. La cultura psico-magica africana che ha nutrito il giovanissimo artista nella sua crescita viene raccontata e celebrata all’interno del suo progetto d’esordio, in cui parte di “questa” magia trova manifestazione anche attraverso la musica.
Il retaggio e le radici del rapper costituiscono il fulcro della sua identità artistica, che diventa un ponte tra due mondi distanti, unendo l’urban occidentale -grazie a un flow che ricorda l’attitudine cruda del rap anni 2000- alla cultura senegalese -esplorata nel suo immaginario e nelle sue sonorità, dando vita ad un sound inedito ed eterogeneo, che attinge da elementi afrowave.
L’EP raccoglie pensieri e racconti di strada passati sotto al filtro di uno sguardo quasi spirituale: EM descrive con autenticità il proprio vissuto cercando un senso di speranza, di predestinazione e di “fede” -in senso lato- che emergono dalle liriche e dagli aneddoti presenti nelle tracce.
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Fuori il video ufficiale di ”L’Ho Fatto”, il brano di Jap & Paggio in collaborazione con Flesha e Numb
Jap & Paggio chiudono il cerchio con “L’Ho fatto”, terzo singolo estratto dal disco Old But Gold, uscito qualche mese fa dopo la pubblicazione di Ill Rap nel 2009, Bombe a Mano nel 2012 e l’Ep Hiphopcrisia nel 2013. Con questo ritorno, il duo hip hop più acclamato di Verona, ha saputo riconfermare la propria posizione senza deludere i fan e conquistandone di nuovi. Attraverso un disco che la critica di settore ha definito “vincente”, Jap & Paggio si sono messi in discussione più che mai strizzando l’occhio alle nuove generazioni e proponendo chiavi di lettura nuove, ma solide e in linea con la cultura Hip Hop.
L’Ho Fatto rappresenta l’ultimo tassello dopo i singoli Manette e Don’t Stop. Il video, per la regia di Maurizio Zatachetto e Mattia Bonizzato, è stato principalmente girato al Lago di Garda ed è stato realizzato quasi interamente in riva al lago per valorizzare il suo sapore soul attraverso i colori del tramonto.
L’Ho fatto, brano che vede fra le collaborazioni Flesha e Numb, simboleggia l’abbandono delle influenze materiali ed è un brano trasparente che vuole urlare a tutti: “Fate quello che volete nella vita ma fatelo bene”. I richiami al passato di Flesha e la cruda onestà delle argomentazioni di Jap spiazzano l’ascoltatore mentre Numb trasforma il vetro che è dentro l’anima di tutti in preziosi smeraldi attraverso la sua voce soul e calda. Jap & Paggio spiegano:
“L’ho fatto è un pezzo che per chi cerca ancora le proprie risposte nell’intricato mondo personale, arriva dritto come una freccia. Non ci limitiamo a rimare e fare musica, ma snoccioliamo gli argomenti e le note con incredibile consapevolezza. Sentiamo molto nostro questo pezzo e siamo convinti che abbia una marcia in più rispetto ad altre canzoni che si ascoltano in radio in questo periodo. Noi ci crediamo anche perché ha un rif che entra facilmente in testa già dal primo ascolto. E se anche voi avete fatto “Wow” ascoltando questa track, allora siete pronti per alzare la testa, sorridere a voi stessi e muovere i propri passi verso ciò che volete davvero essere.Il brano è prodotto da Paggio che riporta ai suoni creati al tempo con un fruity loops, mixando con saggezza una carezza funky ad un carosello di synth. Numb si impone nel ritornello con una voce graffiata che stupisce, che motiva, che dà la carica a chi ascolta.
Nel complesso, L’Ho Fatto propone una musicalità che strizza l’occhio al commerciale, senza dover indossare maschere imposte dalle Major.
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