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Il 16 settembre al Macro di Roma la festa della Honiro Label

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Honiro Label, una delle etichette indipendenti più attive e “credibili” del sempre più affollato panorama hip hop italiano inizia la stagione con un appuntamento imperdibile in una location particolare.

Il 16 Settembre al Museo d’Arte Contemporanea di Roma saliranno sul palco per speciali show-case: Briga, la punta di diamante dell’etichetta e fenomeno rap-cantautoriale. Mostro, uno dei più credibili autori della scena con il suo atteso disco solista in tutti i negozi dal 1 Settembre. Sercho, una delle penne più credibili uscite dalla capitale negli ultimi tempi; e infine i due rookies, le due nuove leve che già stanno facendo parlare molto di loro: Ultimo e Shiva.
Inoltre ai piatti per un bel dj set che spazierà su tutti i generi della urban music il producer (e dj) Sine One e uno dei selecter più quotati del panorama italiano, Dj Gengis Khan.
Il tutto all’interno di una venue unica che in questo periodo sta ospitando una delle mostre sulla street art più importanti d’Europa.

MOSTRA “Tutte le strade portano a Roma – All streets lead to Rome” La sezione STREET ART STORIES ospita una selezione di artisti e opere che – riuniti sotto la stessa visione – permettono allo spettatore di avere una panoramica più chiara possibile della nascita e dell’evoluzione del fenomeno della Street Art.
Gli artisti coinvolti:
• 2501 / Boogie / Bo130 / Will Barras / Chaz Bojourquez / Cope2 / Ray Caesar. / DAIM / Diamond / Doze Green / Ron English / Evol / Shepard Fairey (Obey Giant) / Jeremy Fish Artwork / Fafi / Flying Förtress / Galo / Keith Haring / Hyuro / Agostino Iacurci / Invader / Mark Jenkins / Microbo / Mike Giant / Moneyless / JBRock / Koralie / Lucamaleonte / Miss Van / Estevan Oriol / Pax Paloscia / Marion Peck / ROA / Mirko Reisser (DAIM) / Camille Rose Garcia / Mark Ryden / Solomostry / Giacomo Spazio / STEN † LEX / Swoon / Kazuki Takamatsu / Stella Tasca / Ed Templeton / YOSUKE UENO / Nick Walker / WK Interact
La sezione “WRITING A ROMA. 1979-2017”, a cura di Christian Omodeo, è dedicata al rapporto speciale che lega Roma al Writing fin dal 1979, quando la Galleria La Medusa ospitò la prima mostra di graffiti. Il percorso espositivo è incentrato su diverse generazioni di writers locali che, dagli anni ‘80 hanno fatto di Roma una delle capitali del Writing internazionale. Gli artisti coinvolti:
• Lee Quinones / Fab 5 Freddy / Napal / Brus / Jon / Koma / Rebus / Imos / Valerio Polici / Stefano ‘Pane’ Monfeli / ‘Joe’ Franceschi / ‘Nico’ Proietti / Alessandro ‘Scarful’ Maida / Emiliano ‘Stand’ Cataldo

ALLESTIMENTO L’intera mostra è allestita dallo Studio Ma0: che contamina il MACRO con elementi leggeri e temporanei: dalla segnaletica orizzontale che dalla strada entra fin dentro la sala, ai teli da impalcature che trasformano il grande spazio in una scena urbana da esplorare, l’allestimento porta nel museo il linguaggio della Street Art.

SABATO 16 SETTEMBRE _ HONIRO LABEL PARTY – MACRO – via Nizza, 138, Roma • ingresso “Party + Mostra": 15 euro. Orario: 20.00 • prevendite disponibili qui : http://www.vivaticket.it/ita/event/honiro-label-party/100131

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”10 GIRI INTORNO AL MONDO”, il nuovo brano di Cura

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“Era necessario un addio perché capissi che non c’è un addio per noi” – con queste parole CURA introduce “10 GIRI INTORNO AL MONDO”, il suo nuovo singolo in uscita venerdì 8 novembre, distribuito da ADA Music Italy.

Un brano scritto davanti a un camino, il primo giorno dell’anno, quando il suono di un pianoforte ripetitivo richiama nella mente dell’artista una nostalgia familiare, una storia sospesa nel tempo.

“Forse questa, è la mia storia infinita e, il coraggio di viverla, è stato tanto forte quanto quello di provare a dimenticarla”

CURA compone una traccia che rappresenta un viaggio intimo in quella che lei stessa definisce la sua “storia infinita.” C’è un senso di ritorno e perdita, un ciclo inevitabile in cui si rincorrono domande profonde: perché non è andata? Perché non siamo riusciti a far funzionare le cose? Eppure, nell’impossibilità di dimenticare, l’artista trova il coraggio di accettare quel legame indissolubile, consapevole che la musica, come una fotografia, è capace di fissare gli attimi, proteggendoli dall’usura del tempo.

In “10 GIRI INTORNO AL MONDO”, testo e note diventano un eco che rimbalza tra passato e presente, come una ricerca costante di significato in quei legami che non smettono mai di attirarci.

Attualmente in tour con Alex Britti come corista, CURA è pronta a tornare a far parlare di sè con un brano che promette di risuonare in chiunque abbia mai vissuto la bellezza complessa di una storia senza fine.

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“Gris Gris” è l’EP d’esordio di EM

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Gris Gris” è l’EP d’esordio di EM in uscita su tutte le piattaforme digitali da venerdì 8 novembre per Columbia Records/Sony Music Italy. L’EP sarà anticipato dal singolo “Bismillah” disponibile da venerdì 1 novembre.

“Gris Gris
” è un termine ombrello in lingua senegalese -l’artista si è trasferito in Italia dal Senegal all’età di 9 anni- che racchiude il ricchissimo mondo magico del Paese. Gris Gris è un amuleto, un oggetto che può essere benefico o maligno, ma è anche un simbolo per ritrarre un più complesso sistema di credenze, fatto di rituali, esoterismo e comunità. La cultura psico-magica africana che ha nutrito il giovanissimo artista nella sua crescita viene raccontata e celebrata all’interno del suo progetto d’esordio, in cui parte di “questa” magia trova manifestazione anche attraverso la musica.

Il retaggio e le radici del rapper costituiscono il fulcro della sua identità artistica, che diventa un ponte tra due mondi distanti, unendo l’urban occidentale -grazie a un flow che ricorda l’attitudine cruda del rap anni 2000- alla cultura senegalese -esplorata nel suo immaginario e nelle sue sonorità, dando vita ad un sound inedito ed eterogeneo, che attinge da elementi afrowave.

L’EP raccoglie pensieri e racconti di strada passati sotto al filtro di uno sguardo quasi spirituale: EM descrive con autenticità il proprio vissuto cercando un senso di speranza, di predestinazione e di “fede” -in senso lato- che emergono dalle liriche e dagli aneddoti presenti nelle tracce.

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Fuori il video ufficiale di ”L’Ho Fatto”, il brano di Jap & Paggio in collaborazione con Flesha e Numb

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Jap & Paggio chiudono il cerchio con “L’Ho fatto”, terzo singolo estratto dal disco Old But Gold, uscito qualche mese fa dopo la pubblicazione di Ill Rap nel 2009, Bombe a Mano nel 2012 e l’Ep Hiphopcrisia nel 2013. Con questo ritorno, il duo hip hop più acclamato di Verona, ha saputo riconfermare la propria posizione senza deludere i fan e conquistandone di nuovi. Attraverso un disco che la critica di settore ha definito “vincente”, Jap & Paggio si sono messi in discussione più che mai strizzando l’occhio alle nuove generazioni e proponendo chiavi di lettura nuove, ma solide e in linea con la cultura Hip Hop.

L’Ho Fatto rappresenta l’ultimo tassello dopo i singoli Manette e Don’t Stop. Il video, per la regia di Maurizio Zatachetto e Mattia Bonizzato, è stato principalmente girato al Lago di Garda ed è stato realizzato quasi interamente in riva al lago per valorizzare il suo sapore soul attraverso i colori del tramonto.

Clicca qui per vederlo!

L’Ho fatto, brano che vede fra le collaborazioni Flesha e Numb, simboleggia l’abbandono delle influenze materiali ed è un brano trasparente che vuole urlare a tutti: “Fate quello che volete nella vita ma fatelo bene”. I richiami al passato di Flesha e la cruda onestà delle argomentazioni di Jap spiazzano l’ascoltatore mentre Numb trasforma il vetro che è dentro l’anima di tutti in preziosi smeraldi attraverso la sua voce soul e calda. Jap & Paggio spiegano:

L’ho fatto è un pezzo che per chi cerca ancora le proprie risposte nell’intricato mondo personale, arriva dritto come una freccia. Non ci limitiamo a rimare e fare musica, ma snoccioliamo gli argomenti e le note con incredibile consapevolezza. Sentiamo molto nostro questo pezzo e siamo convinti che abbia una marcia in più rispetto ad altre canzoni che si ascoltano in radio in questo periodo. Noi ci crediamo anche perché ha un rif che entra facilmente in testa già dal primo ascolto. E se anche voi avete fatto “Wow” ascoltando questa track, allora siete pronti per alzare la testa, sorridere a voi stessi e muovere i propri passi verso ciò che volete davvero essere.Il brano è prodotto da Paggio che riporta ai suoni creati al tempo con un fruity loops, mixando con saggezza una carezza funky ad un carosello di synth. Numb si impone nel ritornello con una voce graffiata che stupisce, che motiva, che dà la carica a chi ascolta.

Nel complesso, L’Ho Fatto propone una musicalità che strizza l’occhio al commerciale, senza dover indossare maschere imposte dalle Major.

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