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Lil Greem per Honiro Journal, tra il suo ultimo singolo e qualche chicca sul futuro

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Rapper emergente classe 1999 di Gavardo, paese di circa 12 mila abitanti in povincia di Brescia, Lil Greem inizia in strada facendo freestyle all’età di 15 anni. ”Non so chi sono” è il suo secondo singolo ufficiale in collaborazione con RKHstudio, con cui sta cercando di creare un nuovo genere per potersi contraddistinguere con il tempo.

“Il pezzo è molto importante e liberatorio a livello personale, non ho dovuto nemmeno scriverlo, questo per sottolinearne la sua spontaneità, vengo da un periodo difficile della mia vita e questa traccia mi ha aiutato ad uscirne, quanto meno lo sta facendo”, racconta Lil Greem. Al momento sta lavorando con Jack Sapienza, artista che lui stesso considera fortissimo e che ammira molto. Noi abbiamo voluto approfondire ancor di più il suo profilo…

La tua storia nel rap inizia con il freestyle: ci racconti quel momento della tua vita?
Avevo 14 anni quando ho conosciuto ragazzi che facevano freestyle ogni giorno nella mia zona, provincia di Brescia, entrando nel giro mi sono avvicinato a questa cultura, non avevo mai scritto un testo e ho sempre considerato il freestyle come un esercizio più che una disciplina pur avendo partecipato ad un paio di contest. Ho passato i primi due anni tra panchine e scalinate, facevamo freestyle pure con il postino da quanto stavamo infottati.

Arriviamo ora al presente, al tuo nuovo singolo “Non so chi sono”…
Il mio nuovo singolo é qualcosa di particolare, almeno per me, lo considero un brano liberatorio a livello personale, basta considerare il fatto che non ho avuto bisogno di scrivere nemmeno una barra, tutto molto spontaneo insomma. Credo che il brano parli per sé, anche se so per certo che la maggior parte degli ascoltatori fatichi a coglierne il significato.

Hai collaborato con RKH studio per questo singolo: come nasce il vostro rapporto?
Molto per caso, un anno fa circa uscivo con il mio primo video, cercando un videomaker ho conosciuto Andre, uno dei fondatori, da quel giorno ho registrato qualche brano da loro fino ad arrivare a Lacrime prodotta da Jo Diana, il pezzo é piaciuto e ora siamo qui.

Hai un mente la produzione di un disco?
Sto registrando un sacco di provini in questo periodo, passo le giornate intere nel mio studio, L’idea é quella e sta prendendo forma, ma ora pensiamo ai prossimi singoli, saranno un paio di mesi impegnativi.

Sei molto giovane, ma sicuramente avrai “conosciuto” anche l’Hip-Hop più old school: qual è l’artista che ti ha ispirato maggiormente?
Porto un sacco di rispetto per la vecchia scuola in generale ma sono cresciuto ascoltando Ghemon, Mecna, Stokka, Madbuddy insomma, Blue Nox e Unlimited Struggle sicuramente hanno influenzato il mio essere.

Beh, che fai, ci lasci senza uno spoiler?
Questa settimana sono ad Amsterdam per le riprese del video di “Non so chi sono”. Per ora vi dico questo.


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NUOVA SCENA 2: saranno i CLUB DOGO gli special guest della finale del rap game con giudici FABRI FIBRA, ROSE VILLAIN e GEOLIER

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I primi 4 episodi della seconda stagione di Nuova Scena sono fuori e l’hype è alle stelle per il rap show con Fabri Fibra, Geolier e Rose Villain: dopo le audition iniziali, i concorrenti selezionati dai giudici hanno già fatto sentire tutto il loro entusiasmo e ambizione nelle due esibizioni della prova dei cypher,  con i brani WE GOT IT e TUTTO A POSTO .

Lo show continuerà con gli episodi 5, 6 e 7 che usciranno lunedì 7 aprile, dove la competizione entrerà nel vivo con le rap battle, la prova dei videoclip (con Matteo Paolillo) quella dei featuring, che vedrà salire sul palco con i concorrenti Kid YugiErniaVillaBanks Gemitaiz.

L’esibizione dei Club Dogo chiuderà in modo esplosivo questa seconda stagione nell’episodio finale (disponibile dal 14 aprile) che incoronerà il vincitore dell’ambito premio di 100.000 euro.

La seconda stagione di Nuova Scena, prodotta da Fremantle Italia, è scritta da Dino Clemente, Matteo Lenardon, Paola Papa, Sonia Soldera e da Chiara Guerra, Vincenzo Majorana, Marina Pagliari, per la regia di Alessio Muzi. 

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“La Crisi dell’Uomo” è il nuovo album dei Grill Boys, disponibile da venerdì 28 marzo

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“La Crisi dell’Uomo” è il nuovo album dei Grill Boys, disponibile da venerdì 28 marzo in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale per peermusic ITALY.

Un album come specchio di una generazione disillusa, “La Crisi dell’Uomo” esplora il contrasto tra il bisogno di imporsi e il rischio di perdersi, tra il desiderio di controllo e la paura di non bastare. Il protagonista di questo terzo capitolo della trilogia dei Grill Boys è Giovane Giovanni, che vive e descrive le relazioni amorose in maniera differente: ora fa il duro e gioca con il potere della seduzione (“Motel”), altre volte cerca di mantenere il controllo senza accorgersi di essere lui stesso vittima del gioco (“Lolita”), fino a scontrarsi con una figura femminile inarrivabile (“Donna Alfa”). Ma dietro l’apparenza c’è il crollo: con la consapevolezza di non essere più all’altezza, si finisce a supplicare la persona amata (“Riconoscimi”).

I Grill Boys traducono inquietudini personali e collettive in storie che mescolano vita vissuta, riferimenti cinematografici e suggestioni letterarie, costruendo un universo sonoro che attinge al punk, al rock, fino al funk e alla new wave. Nel nuovo lavoro discografico, il collettivo milanese ricerca sicurezze in un mondo instabile, cercando di ribaltare le regole per farsi sentire. Tra richiami alla colonna sonora di un noir anni ’70 e il caos di una relazione senza parole, il nuovo album dei Grill Boys è un lavoro che racconta il disagio con leggerezza e il fallimento con energia,  come in un film con una narrazione che si spezza nel finale: prima il nastro si riavvolge su se stesso, quasi a chiudere il racconto con ironia (“Cantautorato”) prima di sfociare in un inno di ribellione (“Pirati delle etichette”) che conferma l’identità del collettivo.

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“Pesa tutto il mondo addosso” è il nuovo album di Bordeaux, disponibile da venerdì 28 marzo

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“Pesa tutto il mondo addosso” è il nuovo album di Bordeaux, disponibile da venerdì 28 marzo in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming,distribuito da Artist First.
Il nuovo album di Bordeaux racconta il passaggio all’età adulta come un percorso di crescita e trasformazione, fatto di scelte che definiscono il futuro e di emozioni che ne scandiscono ogni fase. Diventare grandi significa ridefinire i propri confini, attraversare il caos con uno sguardo consapevole, alla ricerca di un nuovo equilibrio. Nei nove brani che compongono il disco si intrecciano sentimenti contrastanti che fanno parte del passaggio all’età adulta tra euforia e leggerezza, malinconia e il peso delle scelte che plasmano ciò che saremo domani.
La produzione di Dario Jacque intreccia profondità emotiva e raffinatezza sonora, amplificando l’intensità del racconto con un mix raffinato di atmosfere eteree e suoni elettronici, in un viaggio sonoro che esalta il significato di ogni brano: l’album affronta temi attuali e universali come l’ansia sociale e la pressione di dover essere sempre produttivi in una società frenetica, contrapposti al bisogno di autenticità e introspezione. Anche l’amore emerge con le sue dualità: da una parte è una bellezza senza tempo, dall’altra può amplificare il timore di definire “qualcosa di speciale”.

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