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Lord J racconta Su Sennori – intervista

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Qualche giorno fa è uscito il disco di un rapper Sardo davvero interessante: Lord J. Per l’occasione, che è stata esattamente nel “giorno della sardegna”, abbiamo pensato di fare qualche domanda su “Su Sennori”.

Su Sennori, con un tappeto sonoro tipicamente rap, miscela il boom bap classico a drill, trap e contaminazioni folk dando vita a un prodotto cross over moderno e originale.
Tutti i brani sono eseguiti completamente in lingua Sarda (per lo più nella variante Campidanese), una delle caratteristiche principali di Lord J, e tutti i brani, oltre a essere stati mixati da Squarta (Cor Veleno) al Rugbeats Studio, sono stati arricchiti da strumenti Sardi suonati dal vivo.

Partiamo da te: come ti sei avvicinato alla musica e al rap? Come hai iniziato a scrivere?

Mi sono avvicinato al rap da bambino nei primi anni 2000 riscoprendo grazie ai miei cugini più grandi rappers come 2Pac e tanti altri big americani rimanendone rapito.
Ho iniziato a scrivere per caso, per divertimento ma ho capito che era una delle maniere più efficaci che avevo per esprimermi non essendo una persona esageratamente loquace ma con tante cose da dire.

Su Sennori è il tuo primo Ep o hai già pubblicato altro in passato?

Ho pubblicato un po’ di brani negli ultimi 10 anni, ma sempre di rado e con sonorità spesso diverse, quello che un po’ li legava è che spesso c’era qualche riferimento alla Sardegna, ma quando ho capito che mi piaceva particolarmente fare rap in Sardo ho sbloccato totalmente la vena creativa.

Tempo fa hai pubblicato il singolo Su Sennori e Faulas. Come mai proprio questi due brani per anticipare il disco?

Rispettivamente uno è il primo brano dell’ep e uno è il brano di chiusura.
Con Su Sennori mi presento e parlo di cosa ho fatto con la musica negli ultimi due anni, riprendendo le sonorità che mi si addicono di più.
Con Faulas chiudo il disco con i cori Sardi e questo brano che è una dedica d’amore alla Sardegna.

Mi dici qualcosa in più sul titolo del disco? Cosa vuol dire e cosa dice del disco stesso?

“Su Sennori” sarei io, il mio nome d’arte in Sardo.
Ma come dico nel brano omonimo, sono quel signore che vuole parlare dell’isola e che gli antenati hanno creato per fare la guerra/rivoluzione per questa terra.

Considerata la qualità del prodotto, come mai la scelta di pubblicare un ep e non un vero disco?

Ti ringrazio innanzitutto. Preferisco fare piccoli step, vorrei che la gente capisse il più possibile quello che abbiamo realizzato e il perché soffermandosi bene sul motivo e le sonorità di questi brani.

Hai in programma qualche data per la presentazione di Su Sennori?

Sì per ora abbiamo 4 date confermate:

02/05 a Mogoro (OR)
03/05 a Pula
05/05 a Sant’Antioco (dove sarò accompagnato da strumentisti)
30/08 a Porto Ferro (SS)

Quali credi che siano i punti di forza di un disco come questo?

Sicuramente il fatto che si distingue da molti prodotti che escono oggi.
È un lavoro coraggioso, ma molto differente da quello che c’è in giro.
Oltre il fatto che è curato sotto molti punti di vista, a livello di suono, avendo una buona qualità e avendo tanti strumenti suonati dal vivo oltre che dei featuring prestanti, e a livello di immaginario perché si lascia poco spazio alla fantasia mostrando tanto della nostra cultura.

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FUTURO, i consigli della settimana di Honiro – week #7

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La settima settimana di uscite si addentra nei contrasti: non ci sono sempre soluzioni, vincitori o perdenti. Insomma, uno che prevale sull’altro. A volte lo scontro è destinato a rimanere tale, senza un risultato imminente. Tuttavia, ciò che ci rimane del contrasto può segnare una nuova fine o un nuovo inizio; e dipende solamente da noi, da quello che vogliamo tenere, nel bene o nel male. Nel ciclo della vita quotidiana, farsi del male e farsi del bene diventano attori di un film il cui finale ha bisogno solo di essere interpretato. Protagonista della cover digitale il coraggio di EOS.

MALE – EOS

Sonorità urban fresche e una penna che si infrange tra i ricordi e il desiderio. L’amore sa tracciare quei confini dentro cui anche farsi del male, chiudendo cicli di rapporti non sempre destinati a riaprirsi. Ma, alla fine, di ogni male rimane l’impronta del bene che siamo disposti a vedere nel passo successivo.

IL GUARDIANO – MASAMASA

Synth pop tra passato e presente che riporta ad un film felliniano, tra sogni e passi da compiere verso la propria serenità. ‘’E’ tutto vero, sono il guardiano’’, il guardiano del mio percorso, del mio viaggio; e ovunque potrà portare, rimane la consapevolezza che ciò che si costruisce diventa fondamenta di felicità.

HOOLIGANS – SISSI

Una vera e propria rivelazione artistica, tra una vocalità originale e inconfondibile e musica d’oltreoceano che guarda verso l’orizzonte. Finire e ricominciare hanno lo stesso sapore, la stessa essenza. In un modo o nell’altro, siamo artefici di un futuro che non deve essere certo, ma il più vicino possibile alle nostre intenzioni.

DANNI – WESTCROSS (MENZIONE SPECIALE)

Scrittura diretta e attuale, dal gusto internazionale, che sa cogliere nel segno delle esperienze forti e d’impatto. Una perdita dentro cui non convive solo l’affetto per la persona, ma anche quel dubbio di non aver fatto abbastanza. Ma nella vita non direzioniamo tutte le traiettorie di ciò che ci circonda.

ULTIMO QUARTO – BRIDA

Uno sguardo forte e incisivo nella consapevolezza di se stessi, senza il bisogno di conformare se stessi e la propria ‘’aurora’’ alla tristezza di un mondo che si dissolve lentamente nel superfluo e nella fugacità di momenti che si perdono e non si trovano più.

CANTIERI – DILE

Emozioni ferme a guardare i ‘’cantieri’’ della nostra interiorità, con i loro tempi o ‘’contro-tempi’’ rispetto a ciò che vive all’esterno. E forse proprio in un mondo che ha bisogno di ritornare sui suoi passi e necessità, il punto di partenza è dentro di noi dal quale cambiare il rapportarsi con l’altro.

PERDERTE – KEYRA

Vibrazioni mediterranee ed estive tra una conclusione e il ritmo di una self confidence inedita, focalizzata, che guarda il proprio tragitto con senso di rivalsa e focus on. Se viviamo in un mondo fugace dove trovare e lasciare sono sinonimi, l’unica certezza è mantenere salda la propria bussola.

KO – KUBAN

Visione e vocalità sono gli ingredienti perfetti per una figure più promettenti dell’R&B, che racconta se stessa e gli altri con lucidità e senso poetico. Il flusso dinamico della quotidianità e dell’amore ci può esaltare quanto disorientare. Ma – si sa – è il senso dell’estremo a riportarci all’equilibrio.

OPPOSTI – NAJMA

Elettronica e ricerca parlano un linguaggio naturale, vivo, senza mezzi termini, che si addentra nella diatriba non per emergere una parte o l’altra, per far vedere la bellezza dei punti di vista che si incontrano e sono pronti a guardarsi negli occhi, ancora una volta.

BEND & BREAK – JVLIA

Bisogno di comprensione, ma anche volontà di irrompere in uno schema che può vederci schiacciati o perfettamente inglobati. Sonorità calde e dirompenti che ci immergono nel filo sottile del ‘’rimanere nel giusto mezzo’’ o creare una rottura che, in un modo o nell’altro, può ristabilire l’ordine. A ognuno la scelta.

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Dal 4 luglio è disponibile su tutte le piattaforme “Bambino Cattivo”, l’EP d’esordio di CALI!

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Dal 4 luglio è disponibile su tutte le piattaforme “Bambino Cattivo”, l’EP d’esordio di CALI!, una delle voci più dirompenti del nuovo pop italiano. Cinque brani che alternano energia e introspezione, ironia e rabbia, con una scrittura diretta, visiva, senza filtri. Un progetto personale e immediato, capace di parlare ad una generazione senza passare dalle scorciatoie del mercato.

Gli inediti – “Bambino Cattivo”, “Trallallerolallà”, “Caldo Cane” – si affiancano ai singoli già pubblicati come “VITAMINE” e “NON È DOMENICA”, creando un racconto coerente e cangiante: c’è la tensione emotiva nel brano che dà il titolo all’EP, un racconto viscerale di crescita e fuga da una realtà soffocante. C’è il lato più spensierato e cantautorale in “Trallallerolallà”, perfetta da urlare in auto con i finestrini abbassati, e poi “Caldo Cane”, uptempo pop punk che ironizza sull’estate italiana tra sudore, ombrelloni e cliché di provincia.

Il mood è chiaro sin da subito: “Let’s Fuck” afferma CALI!. Ma non è uno slogan provocatorio fine a sé stesso, bensì un invito ad essere radicalmente onesti, a vivere fuori dagli schemi, a rivendicare libertà anche nelle proprie contraddizioni.

CALI! non cerca etichette, né la perfezione: preferisce l’istinto, l’urgenza, la verità, quella che ti prende alla gola o ti fa ballare senza pensarci due volte.

Il vero cuore del progetto, però, è il live.

CALI! funziona dal vivo, e si sente: i suoi concerti sono fisici, sinceri, imprevedibili. Dopo aver aperto i live di Finley e NASKA, proseguirà per l’estate 2025 dividendo il palco con SethuFasma e Simone Panetti, portando in tour un’energia capace di accendere qualsiasi contesto.

L’artista torinese ha già conquistato le playlist editoriali più celebri, come “New Music Friday“, “sanguegiovane” – di cui ha ottenuto due copertine -, “Nuovo Pop“, “GENERAZIONE Z“, “Fresh Finds Italia“, “Pop italiano: video” e “Novità Pop“.

Ora CALI! è pronto a prendersi il suo spazio: “Bambino Cattivo”, progetto totalmente indipendente, è l’inizio di qualcosa che promette di crescere senza andare alla ricerca di consensi.


TRACKLIST “BAMBINO CATTIVO”

  1. VITAMINE
  2. NON È DOMENICA
  3. BAMBINO CATTIVO
  4. AIUTO AIUTO!
  5. FOREVER
  6. CALDO CANE 
  7. TRALLALLEROLALLÀ

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“SPA o SPALLA”, il nuovo singolo dell’artista umbro Minimal

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Disponibile il 4 luglio su tutte le piattaforme digitali e in radio “SPA o SPALLA”, il nuovo singolo dell’artista umbro Minimal. Il brano nasce in studio partendo da un sample di batteria e un riff di chitarra, con l’obiettivo di creare una traccia pop punk con un ritornello incisivo. La produzione è ispirata alla musica punk rock e pop punk dei primi anni Duemila, con elementi di innovazione per creare un ponte tra il passato ed il presente.

ASCOLTA IL BRANO: https://song.link/SPAoSPALLA

“SPA o SPALLA è semplicemente il giusto sostegno che si ricerca in un qualsiasi tipo di rapporto: una spalla su cui appoggiarsi, una spa in cui rilassarsi”. – Minimal.

CREDITS
Testo: Giulio Rossi
Produzione Artistica: Diego Ruco
Cori: Giulia Santacroce
Mix & Master: Alessandro Buraga – One More Dub
Label: Maionese Project
Distribuzione: Artist First
Artwork e foto: Costanza Romualdi

CHI È MINIMAL?

“Ho una visione semplice e minimalista della musica, quasi come se fosse un grande strumento astratto componibile e modellabile, che con piccoli schemi di gioco può far conquistare una partita intera”. Minimal è un cantautore di 27 anni che viene dal Centro Italia, dalla provincia di Terni. Conosce la musica quando è piccolissimo: da bambino inizia a studiarla dall’origine, dalla tradizione classica, e poi a scuola si appassiona al canto. Nel 2021 l’incontro con il produttore Diego Ruco segna un’importante svolta nel suo percorso: i due allestiscono uno studio di produzione e registrazione e si circondano di altre figure a loro complementari. Nasce il progetto “Minimal”. Nel 2023 escono i primi due brani, arrivando all’attenzione dell’etichetta Gotham Dischi/Orangle Records stipulando la prima distribuzione ufficiale. Con il brano “CASUAL” apre un format tutto nuovo – identitario – proponendosi come cantautore pop dalla penna vivace ma anche in grado di aprire e scomporre l’intimità del quotidiano. Seguono nel 2024 i brani “MERIDIANA” (sempre con Gotham Dischi), “GROOVE” e “CONTAGOCCE” (usciti con l’etichetta Rosoliera Records e distribuzione Altafonte) e intanto Minimal si sposta per l’Italia e partecipa a contest, suona un po’ ovunque: MEI di Faenza, Massive Art Studios di Milano, Teatro Nuovo di Pisa, Galleria delle Arti di Roma, Salotto Tevere, Piano Zero, Pierrot Le Fou; arriva in semifinale ai Next Music Awards e in finale al Festival di Gaggiano; la scorsa estate si ritrova a suonare in giro per Roma e per Bologna, partecipa ad open mic più svariati e apre anche ad artisti del calibro dei Nobraino e Dub FX. Con le sue ultime uscite, “AL MIO POSTO”, “LAYOUT” e “MOSAICI”, collabora con l’etichetta Maionese Project – Matilde Dischi (distribuzione Artist First) assumendo come manager la collega Miele e aprendo un nuovo grande ciclo che vedrà la luce nel 2025. Infatti, l’anno inizia nel migliore dei modi, Minimal oltre ai suoi giri di copertura fra open mic e date, riesce a portarsi a casa dei primi posti nella scena underground romana: Critical Flow, Zoobar (1° Classificato), Hidden Hits, Doom SoundClub (2° Classificato), Full Champion, Teatro lo Spazio (1° Classificato), BigUp, Hit Discoteca Viterbo (1° Classificato). Infine, la recentissima partecipazione alla prima giornata del Chroma Festival di Bastia Umbra (PG), dove si esibisce sullo stesso palco di Franco126, a cui apre il concerto.

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