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LOVE IS WAR è il primo album da solista di DYLAN
LOVE IS WAR è il primo album da solista di DYLAN, l’artista membro della Dark Polo Gang, disponibile da venerdì 12 su tutte le piattaforme digitali per Island Records / Universal Music Italia.
Anticipato dall’uscita dei singoli “Rasoi”, “Rigor Mortis” e dalla titletrack “Love Is War”, brani che hanno rivelato le due diverse sfaccettature del suo nuovo progetto e dal cambio dal suo nome d’arte Pyrex al nome di battesimo Dylan, comunicato attraverso il suggestivo VIDEO girato da Bendo che ha messo in scena un funerale simbolico e solenne, nelle 14 tracce di LOVE IS WAR si snodano alcuni tra gli elementi fondamentali della vita, vissuti ed espressi con intensità: amore, guerra, morte, dolore, solitudine, inferno, concetti che trovano spazio in brani dalle sonorità estremamente diversi tra loro.
Nel disco coesistono coerentemente le sfumature più street e cupe che hanno da sempre contraddistinto l’artista lasciando un’impronta indelebile nel panorama dell’urban italiano insieme ad un’attitudine più emotiva, rivolta alla ricerca e alla rappresentazione dell’interiorità.
In LOVE IS WAR si alternano due lati della stessa medaglia: sonorità morbide e crude, banger e canzoni poetiche, guerra e amore, luce e buio, esteriorità e interiorità, sono solo alcuni dei contrasti che nel disco diventano complementari, riportando un quadro completo dell’artista.
Un immaginario che, pur contenendo alcuni degli stilemi tipici della trap e dell’urban, sfida l’aspettativa e gli stereotipi con cui viene etichettato il genere. “Non mi considero lo stereotipo della trap: non mi piace più indossare i gioielli, non ho tatuaggi, non ho frequentazioni tipiche da rapper e, nonostante sia stato tra i primi, non appartengo esclusivamente a quell’immaginario. Le persone tendono purtroppo ad essere molto rigide nelle etichette e quando ti apri a un cambiamento o ad un’evoluzione subisci molta pressione per quello che gli altri si aspettano da te. E’ molto facile cadere nell’errore di piacere agli altri prima che a se stessi e solo dopo averlo capito ho deciso che il mio nome d’arte sarebbe stato il mio vero nome.”
Il titolo dell’album allude al paradosso dell’amore, che caratterizza ogni aspetto della vita – le relazioni, l’amore per la famiglia o per una città, per l’arte, la musica, l’amore per se stessi- la lotta per ciò che si vuole ottenere intrinseca nella ricerca della propria identità.
Nel suo primo album ufficiale Dylan porta alla luce le sue due anime e affronta la propria oscurità. “Amore implica spesso il concetto di guerra, per amare bisogna combattere; per questo ho scelto LOVE IS WAR, che è una frase quasi paradossale. Ho voluto raccontare la parte più oscura dell’amore, quella della perdita, della sconfitta, il suo lato più brutto.”
All’interno di LOVE IS WAR sono presenti prestigiose collaborazioni: Rkomi, Ernia, Guè, Noyz Narcos, Tony Effe, Gaia e Icy Subzero, artisti dalle voci e dagli stili differenti che contribuiscono a valorizzare le diverse sfumature del disco.
Molti i nomi dei producer che si alternano alle strumentali – Drillionaire, Drd, Sick Luke, Katoo, Mr. Monkey, Night Skinny, Ayden, Sixpm, MILES, Kyv, Erin, FCM – una scelta volta ad esprimere la necessità di Dylan di sperimentare nuovi universi sonori e di mettersi alla prova esplorando mondi musicali differenti.
TRACKLIST
1. AURORA
2. UN’ALTRA GUERRA feat. Sick Luke
3. L’INFERNO NELLA STANZA
4. NO LOVE feat. Tony Effe
5. ILLUSI feat. Noyz Narcos & Guè
6. SENZA ALI feat. Icy Subzero
7. LOVE IS WAR
8. ODIO STARE DA SOLO feat. Ernia
9. COBAIN
10. MORTO D’AMORE feat. Gaia
11. RASOI
12. PER AVERTI feat. Rkomi
13. SINFONIA DELLA DISTRUZIONE
14. RIGOR MORTIS
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”10 GIRI INTORNO AL MONDO”, il nuovo brano di Cura
“Era necessario un addio perché capissi che non c’è un addio per noi” – con queste parole CURA introduce “10 GIRI INTORNO AL MONDO”, il suo nuovo singolo in uscita venerdì 8 novembre, distribuito da ADA Music Italy.
Un brano scritto davanti a un camino, il primo giorno dell’anno, quando il suono di un pianoforte ripetitivo richiama nella mente dell’artista una nostalgia familiare, una storia sospesa nel tempo.
“Forse questa, è la mia storia infinita e, il coraggio di viverla, è stato tanto forte quanto quello di provare a dimenticarla”
CURA compone una traccia che rappresenta un viaggio intimo in quella che lei stessa definisce la sua “storia infinita.” C’è un senso di ritorno e perdita, un ciclo inevitabile in cui si rincorrono domande profonde: perché non è andata? Perché non siamo riusciti a far funzionare le cose? Eppure, nell’impossibilità di dimenticare, l’artista trova il coraggio di accettare quel legame indissolubile, consapevole che la musica, come una fotografia, è capace di fissare gli attimi, proteggendoli dall’usura del tempo.
In “10 GIRI INTORNO AL MONDO”, testo e note diventano un eco che rimbalza tra passato e presente, come una ricerca costante di significato in quei legami che non smettono mai di attirarci.
Attualmente in tour con Alex Britti come corista, CURA è pronta a tornare a far parlare di sè con un brano che promette di risuonare in chiunque abbia mai vissuto la bellezza complessa di una storia senza fine.
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“Gris Gris” è l’EP d’esordio di EM
“Gris Gris” è l’EP d’esordio di EM in uscita su tutte le piattaforme digitali da venerdì 8 novembre per Columbia Records/Sony Music Italy. L’EP sarà anticipato dal singolo “Bismillah” disponibile da venerdì 1 novembre.
“Gris Gris” è un termine ombrello in lingua senegalese -l’artista si è trasferito in Italia dal Senegal all’età di 9 anni- che racchiude il ricchissimo mondo magico del Paese. Gris Gris è un amuleto, un oggetto che può essere benefico o maligno, ma è anche un simbolo per ritrarre un più complesso sistema di credenze, fatto di rituali, esoterismo e comunità. La cultura psico-magica africana che ha nutrito il giovanissimo artista nella sua crescita viene raccontata e celebrata all’interno del suo progetto d’esordio, in cui parte di “questa” magia trova manifestazione anche attraverso la musica.
Il retaggio e le radici del rapper costituiscono il fulcro della sua identità artistica, che diventa un ponte tra due mondi distanti, unendo l’urban occidentale -grazie a un flow che ricorda l’attitudine cruda del rap anni 2000- alla cultura senegalese -esplorata nel suo immaginario e nelle sue sonorità, dando vita ad un sound inedito ed eterogeneo, che attinge da elementi afrowave.
L’EP raccoglie pensieri e racconti di strada passati sotto al filtro di uno sguardo quasi spirituale: EM descrive con autenticità il proprio vissuto cercando un senso di speranza, di predestinazione e di “fede” -in senso lato- che emergono dalle liriche e dagli aneddoti presenti nelle tracce.
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Fuori il video ufficiale di ”L’Ho Fatto”, il brano di Jap & Paggio in collaborazione con Flesha e Numb
Jap & Paggio chiudono il cerchio con “L’Ho fatto”, terzo singolo estratto dal disco Old But Gold, uscito qualche mese fa dopo la pubblicazione di Ill Rap nel 2009, Bombe a Mano nel 2012 e l’Ep Hiphopcrisia nel 2013. Con questo ritorno, il duo hip hop più acclamato di Verona, ha saputo riconfermare la propria posizione senza deludere i fan e conquistandone di nuovi. Attraverso un disco che la critica di settore ha definito “vincente”, Jap & Paggio si sono messi in discussione più che mai strizzando l’occhio alle nuove generazioni e proponendo chiavi di lettura nuove, ma solide e in linea con la cultura Hip Hop.
L’Ho Fatto rappresenta l’ultimo tassello dopo i singoli Manette e Don’t Stop. Il video, per la regia di Maurizio Zatachetto e Mattia Bonizzato, è stato principalmente girato al Lago di Garda ed è stato realizzato quasi interamente in riva al lago per valorizzare il suo sapore soul attraverso i colori del tramonto.
L’Ho fatto, brano che vede fra le collaborazioni Flesha e Numb, simboleggia l’abbandono delle influenze materiali ed è un brano trasparente che vuole urlare a tutti: “Fate quello che volete nella vita ma fatelo bene”. I richiami al passato di Flesha e la cruda onestà delle argomentazioni di Jap spiazzano l’ascoltatore mentre Numb trasforma il vetro che è dentro l’anima di tutti in preziosi smeraldi attraverso la sua voce soul e calda. Jap & Paggio spiegano:
“L’ho fatto è un pezzo che per chi cerca ancora le proprie risposte nell’intricato mondo personale, arriva dritto come una freccia. Non ci limitiamo a rimare e fare musica, ma snoccioliamo gli argomenti e le note con incredibile consapevolezza. Sentiamo molto nostro questo pezzo e siamo convinti che abbia una marcia in più rispetto ad altre canzoni che si ascoltano in radio in questo periodo. Noi ci crediamo anche perché ha un rif che entra facilmente in testa già dal primo ascolto. E se anche voi avete fatto “Wow” ascoltando questa track, allora siete pronti per alzare la testa, sorridere a voi stessi e muovere i propri passi verso ciò che volete davvero essere.Il brano è prodotto da Paggio che riporta ai suoni creati al tempo con un fruity loops, mixando con saggezza una carezza funky ad un carosello di synth. Numb si impone nel ritornello con una voce graffiata che stupisce, che motiva, che dà la carica a chi ascolta.
Nel complesso, L’Ho Fatto propone una musicalità che strizza l’occhio al commerciale, senza dover indossare maschere imposte dalle Major.
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