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Met Fish, “Ikigai significa ragione di vita, la musica per me è questo”: l’intervista

Met Fish pubblica oggi Ikigai, il disco che è stato anticipato nei mesi scorsi da Megera, I Notturni, Kintsugi e Vite a Metà.
L’album, che è stato annunciato lo scorso anno, esce per Orangle Records e Mendaki Publishing ed è disponibile nei maggiori store online.
Il disco, di sette tracce, è una raccolta di storytelling che raccontano esperienze personali e storie vissute che hanno lasciato qualcosa di indelebile nell’animo dell’artista. Il mood del disco è principalmente cupo a causa dei temi trattati. Nonostante questo, Ikigai invita a non arrendersi e ad apprezzare anche le esperienze negative che, in qualche modo, ci rendono quello che siamo.
I suoni del disco, curati da Polezsky, Kang Brulée, Sinima, Dj Drugo e dallo stesso Met Fish, sono eterogenei pur mantenendo un’impronta boom bap. Fra le collaborazioni troviamo quella con Blue Virus e Lord Madness.
Il disco è Hip Hop e sa farsi apprezzare anche da un pubblico più eterogeneo. In questa piccola intervista abbiamo cercato di capire di più sul disco e su come Met Fish ci ha lavorato.

Ikigai. Come mai questo nome giapponese per il tuo nuovo disco ufficiale?
Il titolo è un omaggio al concetto giapponese “Ikigai” che significa ragione di vita, l’ho scelto perché dopo aver accumulato una serie di esperienze molto tristi e ho deciso di raccontarle per essere di conforto a chi stesse vivendo la mia stessa situazione. Questo tipo di scelta può essere una ragione di vita.
Puoi dirci qualcosa sul disco dal punto di vista tematico?
Le tematiche sono autobiografiche o riguardano persone a me molto care. Quelli principali sono: la ricerca di equilibrio, la scomparsa dei genitori, il tradimento e il conflitto con il proprio io. Poi ci sono tantissime altre tematiche e sfumature che girano attorno a questi concetti base. Nel disco ci sono io. Si tratta di un lavoro molto intimo e diverso rispetto ai dischi del passato.
In che modo la musica ti aiuta?
Mi dà dei momenti di evasione dalla vita quotidiana e dai problemi che mi trovo ad affrontare. Ha un potere salvifico. Non potrei stare senza.
Questo disco è davvero importante perché dopo tantissimi anni hai mostrato il tuo viso. Come è avvenuto tutto ciò?
Ho cambiato approccio mentale, prima ero un “talebano”, una persona alla quale non importava la cultura dell’immagine e dell’apparenza, ma soltanto la qualità della musica. Oggi ho capito che il personaggio va di pari passo con la persona e quindi: giù la maschera.
Nel pezzo con Lord Madness, Vite a Metà, parli di persone che non ci sono più. Come si impara ad accettare la morte?
Purtroppo, non si accetta, ci si convive, e si convive con il rimorso di non aver fatto abbastanza per godere della compagnia di quelle persone in passato. Ciò accade soprattutto durante le festività, quando i posti a tavola sono vuoti, oppure quando ci si vuole scambiare gli auguri ma quelle persone non ci sono più
Tu sei a Roma, ci sono altri artisti di Roma che avresti voluto nel disco?
Mi sarebbe piaciuto lavorare con Squarta, Dj Fastcut e un mostro sacro come Rancore, con il secondo c’è stato un contatto, però per via dei molteplici impegni non siamo riusciti a collaborare.
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”marechiaro” è il nuovo singolo di BABILONIA, disponibile da venerdì 11 aprile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale

“marechiaro” è il nuovo singolo di BABILONIA, disponibile da venerdì 11 aprile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale, distribuito da ADA Music Italy.
Con una bassline avvolgente in pieno stile amapiano, “marechiaro” trasforma Napoli in un confidente silenzioso, mentre i suoi vicoli diventano i destinatari di un dialogo carico di nostalgia, dove si intrecciano il desiderio di ritorno e l’accettazione della distanza, anche quando sembra irreale.
Il nuovo singolo del producer BABILONIA è un’intensa riflessione sul legame con le proprie radici, tra vecchi ricordi e quella dolce malinconia che accompagna ogni addio.

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SPINA, il secondo singolo di LoRR, disponibile dal 11 Aprile su tutte le piattaforme digitali e in radio

Spina è il secondo tassello del primo EP in italiano di LoRR. Come il precedente “Come Un Cane” ha le stesse sonorità essenziali ma con un’impronta ancora più profonda. LoRR racconta delicatamente le fragilità di una storia d’amore importante che sembra dimenticata ma che sopravvive nel tempo. A volte siamo convinti di aver superato una storia perché sfumano i ricordi, poi però sentiamo un odore o un nome e torniamo subito al passato scoprendo che, nonostante il tempo passi, rimane sempre in fondo al cuore un piccolo segno, una spina. Da questo dolce contrasto nasce Spina. Laura non si nasconde e anche nel ritornello, al contrario del precedente singolo, non canta a voce piena ma sussurra lievemente ciò che prova immergendosi tra i cori e synth e bassi dark stile Bon Iver o James Blake. ”Il ritmo del tuo cuore è coi miei passi Io ti ho gettato via per non bruciarmi” |

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Livrea scatena l’insurrezione pop con ”Falli fuori”, un manifesto di rivolta personale fuori venerdì 11 aprile

C’era una volta una favola, ma senza principesse da salvare. LIVREA torna l’11 aprile 2025 con “Falli fuori”, un’arma affilata come una lama nascosta tra le pieghe del groove. Prodotto da Duck Chagall, il singolo è un mix esplosivo di tribalismo urbano e poesia tagliente, pronto a insinuarsi nelle casse dei club, nei bar di periferia e negli auricolari di chi non ha paura di dire la sua. Il beat è un battito accelerato di cuore in piena lotta, mentre le parole si attorcigliano come nodi stretti nello stomaco,pronte a essere vomitate senza filtro: “Nella testa c’è un demone in festa che mi tiene sveglia e grida (falli fuori)”. Ogni verso è un colpo inferto ai luoghi comuni, alle gabbie di zucchero che vogliono addolcire il fuoco delle donne. LIVREA si muove tra specchi e fiori, senza rinunciare alla bellezza, senza sacrificare la propria luce. Non c’è bisogno di incastrarsi in una prigione dorata, quando si può scrivere il proprio finale da favola. “Falli fuori” – fuori per Zona Neutrale, in collaborazione con talentoliquido e distribuito da Believe – è una dichiarazione di guerra alle etichette, alle distorsioni del patriarcato, a chi riduce l’identità a un vezzeggiativo sussurrato con troppa leggerezza. Dopo il suo album d’esordio “Il canto del villaggio”, che ha affascinato critica e pubblico con il suo sound notturno e ipnotico, LIVREA torna con una traccia che pulsa di vita e di veleno, una ninna nanna per chi ha smesso di dormire. |

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