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MICHELE BRAVI: “Cronaca di un tempo incerto” racconta l’indeterminatezza

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Da venerdì 22 Ottobre è disponibile “Cronaca di un tempo incerto” il nuovo singolo di Michele Bravi.

Un singolo dove il filo dell’incertezza per il futuro si ricama assieme a quello della speranza per i sogni:

Domani dove andremo e di questi nostri giorni cosa ne faremo
dimmi se esiste qualche cosa in cui credere davvero
che non sia ancora scheggiato, che sia rimasto intero”

“Cronaca di un tempo incerto” è un progetto dove l’arte si esprime in due diverse forme che si fondono in una perfetta alchimia: la musica e il cortometraggio cinematografico.

Con la regia di Nicola Sorcinelli e la partecipazione di Sergio Albelli, lo shortmovie è stato presentato in anteprima nazionale al Festival del Cinema di Roma nella sezione “Alice nella città” Venerdì 22 Ottobre, da lunedì 25 ottobre (ore 14.00) il corto sarà disponibile su YouTube.

Con queste parole l’artista descrive “Cronaca di un tempo incerto”:
“A chiusura di un disco che ha definito il mio percorso musicale degli ultimi anni, “Cronaca di un tempo incerto” è la narrazione desolata di un mondo sul margine estremo dell’indeterminatezza.
Il percorso nel buio si chiude con il tentativo ultimo di cercare e portare in salvo dall’oscurità qualcosa che non si sia scheggiato, che sia rimasto intero.
Sono tanto orgoglioso di vedere come la creatività musicale possa rompere gli argini ed entrare nel mondo cinematografico con un progetto delicato e allo stesso tempo umanamente violento.

E’ importante, soprattutto ora, poter sostenere il mondo dello spettacolo (musica e cinema) nel suo insieme. C’è bisogno di pubblico nelle sale e c’è bisogno di musica come mai prima. “Cronaca di un tempo incerto” è l’occasione perfetta per me e per il mio pubblico di celebrare la forza della ripartenza”

Il brano chiude il progetto de “La Geografia del Buio” album uscito lo scorso 29 gennaio nel quale l’artista raccontava come il dolore umano possa sempre trovare uno spazio dentro l’anima di chi lo accoglie.

Un disco nel quale Michele Bravi disegna “La geografia del buio”, prendendo per mano l’ascoltatore e accompagnandolo in un viaggio che si dirama tra la sofferenza, l’imprevedibilità della vita ma anche la speranza. Facendo conoscere a chiunque indossi le cuffiette e prema play sulle tracce, la mappa della sua geografia del buio.

Dal 12 Novembre sarà disponibile “La geografia del buio (Extended Version)”, l’album viene arricchito da due nuovi brani: “Cronaca di un tempo incerto” e “Falene” la collaborazione di Michele Bravi con Sophie and the Giants che ha acceso l’estate 2021.

Questa la tracklist:

1. La promessa dell’alba
2. Mantieni il bacio
3. Maneggiami con cura
4. Un secondo prima (feat Federica Abbate)
5. La vita breve dei coriandoli
6. Storia del mio corpo
7. Tutte le poesie sono d’amore
8. Senza fiato
9. Quando un desiderio cade
10. A sette passi di distanza
11. Falene (con Sophie and the Giants)
12. Cronaca di un tempo incerto

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”10 GIRI INTORNO AL MONDO”, il nuovo brano di Cura

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“Era necessario un addio perché capissi che non c’è un addio per noi” – con queste parole CURA introduce “10 GIRI INTORNO AL MONDO”, il suo nuovo singolo in uscita venerdì 8 novembre, distribuito da ADA Music Italy.

Un brano scritto davanti a un camino, il primo giorno dell’anno, quando il suono di un pianoforte ripetitivo richiama nella mente dell’artista una nostalgia familiare, una storia sospesa nel tempo.

“Forse questa, è la mia storia infinita e, il coraggio di viverla, è stato tanto forte quanto quello di provare a dimenticarla”

CURA compone una traccia che rappresenta un viaggio intimo in quella che lei stessa definisce la sua “storia infinita.” C’è un senso di ritorno e perdita, un ciclo inevitabile in cui si rincorrono domande profonde: perché non è andata? Perché non siamo riusciti a far funzionare le cose? Eppure, nell’impossibilità di dimenticare, l’artista trova il coraggio di accettare quel legame indissolubile, consapevole che la musica, come una fotografia, è capace di fissare gli attimi, proteggendoli dall’usura del tempo.

In “10 GIRI INTORNO AL MONDO”, testo e note diventano un eco che rimbalza tra passato e presente, come una ricerca costante di significato in quei legami che non smettono mai di attirarci.

Attualmente in tour con Alex Britti come corista, CURA è pronta a tornare a far parlare di sè con un brano che promette di risuonare in chiunque abbia mai vissuto la bellezza complessa di una storia senza fine.

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“Gris Gris” è l’EP d’esordio di EM

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Gris Gris” è l’EP d’esordio di EM in uscita su tutte le piattaforme digitali da venerdì 8 novembre per Columbia Records/Sony Music Italy. L’EP sarà anticipato dal singolo “Bismillah” disponibile da venerdì 1 novembre.

“Gris Gris
” è un termine ombrello in lingua senegalese -l’artista si è trasferito in Italia dal Senegal all’età di 9 anni- che racchiude il ricchissimo mondo magico del Paese. Gris Gris è un amuleto, un oggetto che può essere benefico o maligno, ma è anche un simbolo per ritrarre un più complesso sistema di credenze, fatto di rituali, esoterismo e comunità. La cultura psico-magica africana che ha nutrito il giovanissimo artista nella sua crescita viene raccontata e celebrata all’interno del suo progetto d’esordio, in cui parte di “questa” magia trova manifestazione anche attraverso la musica.

Il retaggio e le radici del rapper costituiscono il fulcro della sua identità artistica, che diventa un ponte tra due mondi distanti, unendo l’urban occidentale -grazie a un flow che ricorda l’attitudine cruda del rap anni 2000- alla cultura senegalese -esplorata nel suo immaginario e nelle sue sonorità, dando vita ad un sound inedito ed eterogeneo, che attinge da elementi afrowave.

L’EP raccoglie pensieri e racconti di strada passati sotto al filtro di uno sguardo quasi spirituale: EM descrive con autenticità il proprio vissuto cercando un senso di speranza, di predestinazione e di “fede” -in senso lato- che emergono dalle liriche e dagli aneddoti presenti nelle tracce.

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Fuori il video ufficiale di ”L’Ho Fatto”, il brano di Jap & Paggio in collaborazione con Flesha e Numb

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Jap & Paggio chiudono il cerchio con “L’Ho fatto”, terzo singolo estratto dal disco Old But Gold, uscito qualche mese fa dopo la pubblicazione di Ill Rap nel 2009, Bombe a Mano nel 2012 e l’Ep Hiphopcrisia nel 2013. Con questo ritorno, il duo hip hop più acclamato di Verona, ha saputo riconfermare la propria posizione senza deludere i fan e conquistandone di nuovi. Attraverso un disco che la critica di settore ha definito “vincente”, Jap & Paggio si sono messi in discussione più che mai strizzando l’occhio alle nuove generazioni e proponendo chiavi di lettura nuove, ma solide e in linea con la cultura Hip Hop.

L’Ho Fatto rappresenta l’ultimo tassello dopo i singoli Manette e Don’t Stop. Il video, per la regia di Maurizio Zatachetto e Mattia Bonizzato, è stato principalmente girato al Lago di Garda ed è stato realizzato quasi interamente in riva al lago per valorizzare il suo sapore soul attraverso i colori del tramonto.

Clicca qui per vederlo!

L’Ho fatto, brano che vede fra le collaborazioni Flesha e Numb, simboleggia l’abbandono delle influenze materiali ed è un brano trasparente che vuole urlare a tutti: “Fate quello che volete nella vita ma fatelo bene”. I richiami al passato di Flesha e la cruda onestà delle argomentazioni di Jap spiazzano l’ascoltatore mentre Numb trasforma il vetro che è dentro l’anima di tutti in preziosi smeraldi attraverso la sua voce soul e calda. Jap & Paggio spiegano:

L’ho fatto è un pezzo che per chi cerca ancora le proprie risposte nell’intricato mondo personale, arriva dritto come una freccia. Non ci limitiamo a rimare e fare musica, ma snoccioliamo gli argomenti e le note con incredibile consapevolezza. Sentiamo molto nostro questo pezzo e siamo convinti che abbia una marcia in più rispetto ad altre canzoni che si ascoltano in radio in questo periodo. Noi ci crediamo anche perché ha un rif che entra facilmente in testa già dal primo ascolto. E se anche voi avete fatto “Wow” ascoltando questa track, allora siete pronti per alzare la testa, sorridere a voi stessi e muovere i propri passi verso ciò che volete davvero essere.Il brano è prodotto da Paggio che riporta ai suoni creati al tempo con un fruity loops, mixando con saggezza una carezza funky ad un carosello di synth. Numb si impone nel ritornello con una voce graffiata che stupisce, che motiva, che dà la carica a chi ascolta.

Nel complesso, L’Ho Fatto propone una musicalità che strizza l’occhio al commerciale, senza dover indossare maschere imposte dalle Major.

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