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News | L’album di Clementino ‘Miracolo!’ è stato certificato disco d’oro!

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Nel primo pomeriggio di oggi la F.I.M.I. ha certificato Disco d’Oro l’album di Clementino ‘Miracolo!’, premiato per aver superato le 25mila copie vendute.

 

Ancora un successo dunque per il rapper di Nola, che dopo l’ottimo 7° posto in classifica nella 66ª edizione del Festival della Canzone Italiana di Sanremo con il brano ‘Quando Sono Lontano‘ si aggiudica il secondo disco d’oro in carriera, dopo quello ottenuto con l’album ‘Mea Culpa’.

 

 

"DISCO D’ORO CON MIRACOLO!WONDERFUL!!!!!!!"Guagliù !! Miracolo è ufficialmente disco d’oro!!! Grazie a tutti voi per…

Pubblicato da Clementino su Lunedì 14 marzo 2016

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Charlotte Cardinale ci racconta il suo EP “INTENZIONI MIGLIORI”: “ho voluto trasformare le mie emozioni in musica”

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Si intitola “INTENZIONI MIGLIORI” l’EP di Charlotte Cardinale disponibile su tutti i digital stores dall’inizio dell’estate. Il progetto si disegna come una concatenazione di pensieri e di speranze, di euforia e riflessioni, ma anche di trasformazione.

Chi meglio di Charlotte Cardinale poteva raccontarci questo progetto? Noi di Honiro Journal l’abbiamo intervistata!

Ciao Charlotte, a proposito del tuo EP “intenzioni migliori” tu stessa dichiari “le mie intenzioni migliori sono di fidarmi di me stessa e imparare a gestire ansia e stress tramite la musica”. Come pensi che questo progetto possa aiutare anche chi lo ascolta a fare ciò?

Ciao Honiro journal! Nei testi delle mie canzoni c’è la storia di una persona che vive gli inghippi e i tarli di ogni giorno, credo che siano tematiche che riflettono i pensieri dei miei coetanei. Quindi se qualcuno volesse sfogarsi, chiedere scusa a qualcuno o mandarlo a quel paese, può farlo usando le mie canzoni!

Racconti infatti anche che l’EP ha lo scopo di comprendere l’ascoltatore, quanto è importante per te avere un rifugio? Qualcosa o qualcuno che ti comprenda? Come lo è diventata per te la tua musica e come speri che lo diventi/lo sia anche per altri?

Avere un rifugio è essenziale per chiunque, artista o meno, per poter riflettere, allontanarsi dal caos interiore e trovare la concentrazione necessaria per trasformare le emozioni in musica. Per fortuna, ho accanto persone che sanno comprendermi, ma solo quando scelgo di aprirmi davvero. La mia musica è come un diario aperto che spero possa parlare a tutti; e se così non fosse, resterà comunque il mio rifugio personale. Non è una scelta, ma una necessità.

All’interno del progetto vengono trattate diverse tematiche importanti, come la rabbia, il tradimento… come pensi che queste emozioni possano, in un certo senso, diventare
“costruttive” tramite la rielaborazione in musica? C’è un lato positivo anche nei sentimenti che apparentemente, sul momento, ci sembrano solamente negativi?

Il lato positivo è poter scrivere canzoni (e quindi lavorare!). Scherzi a parte, scrivere aiuta a
elaborare e vedere i nostri pensieri da nuove prospettive. A volte, è semplicemente la voglia di
mettere per iscritto pensieri caotici nei momenti più difficili.

Racconti anche di una “società che ci illude di doverci identificare nella massa per stare
bene”, come si riesce ad avere invece il coraggio di trovare e mostrarsi nella propria unicità? In cosa ritieni che questo progetto sia diverso dagli altri?

Il coraggio non sempre si trova, si crea. Si nasconde proprio dietro la facciata dei compromessi. È difficile far valere la propria identità davanti ad un percorso facilitato, e questo dibattito interiore spesso passa inosservato al pubblico. La cosa importante da tenere a mente è che ci sarà sempre chi capirà e la tua cerchia si formerà se hai qualcosa da dire. Non bisogna cercare a tutti i costi di essere diversi per spiccare, forse si impiegherebbe meno tempo a creare il coraggio per essere sé stessi. Il mio progetto è diverso perché è mio, creato, curato e manipolato con le mie mani, che sono solo unicamente mie.

Ti andrebbe di anticiparci liberamente qualcosa sul futuro? I tuoi obiettivi, progetti, per il domani?

Scrivere un bell’album che descriva il mio mondo attraverso messaggi importanti, fare un tour
bellissimo e coinvolgente, creare uno spettacolo live creativo e personale, fare musica con tanti artisti diversi e condividere le nostre visioni.

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I KYBER CI RACCONTANO IL LORO NUOVO EP “SUPERNOVA”: “Con questo progetto ci siamo sentiti musicalmente a casa”

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Il nuovo EP “SUPERNOVA” del duo Kyber, distribuito da Manipolo Dischi via Artist First, è un vero e proprio viaggio introspettivo alla scoperta (e alla ricerca) di se stessi. Un progetto che intreccia tra loro differenti mood musicali ed emotivi, tutti legati dalla narrativa stilistica caratteristica del duo.

Chi meglio di loro poteva raccontarci questo progetto? Noi di Honiro Journal li abbiamo intervistati!

Come si legge nel comunicato stampa, il progetto sottolinea come molte volte sia fondamentale intraprendere un viaggio introspettivo per riscoprirci. Che aspetto di voi vi ha fatto scoprire o riscoprire la realizzazione di questo progetto?

Questo viaggio ci ha fatto riscoprire tantissimo la capacità di leggere le situazioni dolorose e dargli un senso. Tante delle canzoni scritte negli ultimi anni derivano da momenti difficili, in due siamo riusciti a dargli una nuova lettura, diversa da quella che gli avremmo potuto dare da soli. Abbiamo capito quanto sia terapeutico entrare dentro ai momenti no, affrontare il dolore, invece di scappare cercando distrazioni. Solo entrando in questi momenti possiamo guarirne veramente.

Si legge inoltre come un altro aspetto molto importante del progetto sia la ricerca del “sentirsi a casa”. Cosa vuol dire per voi sentirsi a casa (sia a livello musicale sia, se volete, anche in generale nella vita)? In che modo sperate/credete che questo progetto possa far sentire a casa, far trovare un rifugio, a chi lo ascolta?

Sentirsi a casa musicalmente significa aver trovato il nostro sound che corrisponde in pieno a quello che vogliamo dire nelle nostre canzoni. Suoni cupi e molto spesso riverberati si legano a melodie malinconiche perché i nostri testi sono molto intimi, legati a riflessioni sulla vita. Però credo che dall’utilizzo della nostra ritmica possa trasparire quell’energia e quella grinta di chi vuole affrontare le cose, riuscire ad andare avanti e metabolizzare tutto. Per chi ci ascolta vorremmo essere come quell’amico che ti dà una pacca sulle spalle e ti dice: “Ci sono passato anche io, credimi che se ne può uscire”.

L’EP presenta due brani in italiano e due in inglese, come mai questa scelta? in che modo l’inglese vi permette di esprimervi e come invece l’italiano vi permette di costruire la narrativa dei vostri pezzi?

La scelta di usare entrambe le lingue nasce sicuramente dalle influenze. Sia io (Giacomo) che Marco siamo cresciuti ascoltando Linkin Park e Red Hot Chili Peppers e quindi il nostro primo approccio è stato in inglese. Maturando e partecipando a X Factor ci è stato consigliato di scrivere in italiano perché facendo musica in Italia è più facile che il pubblico recepisca. Però ci siamo sentiti di portare avanti tutte e due le strade a seconda di quello che ci sentiamo. È puramente una questione di pancia e sensazioni nel momento in cui ci approcciamo alla scrittura.

Voi stessi affermate come “solo dandogli una forma il dolore più grande può diventare un messaggio di speranza” qual è il messaggio di speranza più forte che volete veicolare con questo progetto? Cosa significa per voi speranza e quanto è importante, soprattutto in un periodo come quello attuale dove siamo molto abituati a vedere solo le difficoltà, solo il lato negativo delle cose?

La speranza per noi c’è anche nel momento più buio e scuro quando sembra che nulla abbia un
senso. In realtà c’è sempre una luce e questo lo abbiamo sperimentato sulla nostra pelle: tra attacchi d’ansia, crisi di panico e momenti di forte intensità emotiva. Ci siamo accorti che credere fortemente che ci sia una via di uscita, anche quando al momento non la vediamo, in un modo o nell’altro ci porterà a trovarla. Perché in fondo, secondo noi, l’essere umano ha una spinta propositiva verso la luce. Verso il bene e lo star bene.

Il concept dell’EP è espresso, oltre che con i testi, ovviamente anche tramite i suoni. Vi andrebbe di raccontarci il sound di questo progetto e le sue sfumature, le sue particolarità?

I suoni del disco nascono dalla musica che ci ha formato negli anni. Dal New Metal, al Rap, al LowFi fino alla musica elettronica. La commistione di questi generi ci ha dato questa forma musicale che è incentrata fortemente sulle chitarre e sui riverberi, soprattutto sui riverberi. Questo perché l’ampiezza sonora è una cosa che ci piace molto perché sembra che avvolga il testo. Per noi la produzione è molto importante, tanto quanto il testo, per questo cerchiamo sempre di fare in modo che le parole che utilizziamo facciano parte di un viaggio sonoro, curando ogni dettaglio. Ci sono suoni che spiegano molto meglio delle parole

Vi andrebbe di anticiparci liberamente qualcosa sui vostri obiettivi/ambizioni del futuro?

Veramente ne abbiamo solo uno: continuare a fare musica e suonare finché ne abbiamo voglia e ne sentiamo bisogno. Perché per noi la musica è un’esigenza e a volte anche una sorta di terapia. Quindi continueremo a farla, sperando sempre che ogni volta sia più in grande e meglio di quella precedente.

Solitamente prima di concludere un’intervista chiedo sempre se c’è qualcosa che non vi ho chiesto (su di voi, sulla vostra musica, su questo progetto…) che però ci terreste che i nostri lettori sapessero.

Sì, in verità ci terremo molto a dire una cosa. Il viaggio della nostra “Supernova” non è ancora
finito. Fate attenzione in questi giorni ai nostri social. Grazie per questa splendida intervista.

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SISO: il suo nuovo singolo “CATTIVO” anticipa il suo prossimo progetto discografico

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Disponibile da venerdì 13 settembre il nuovo singolo “CATTIVO” di Siso, distribuito da Manipolo Dischi via Artist First.

Dopo un tour che lo ha portato in giro per il centro Italia passando per Perugia, Santa Severa, Bastia, Fabro Scalo, Viterbo e infine Napoli, Siso torna con il nuovo singolo “CATTIVO”, che segue il fil rouge iniziato questa estate con il brano “CON UNA MANO”. Protagonisti della cover di nuovo i gatti di “Miao Valtiberina”, associazione di volontariato che gestisce un gattile e con cui Siso ha stretto una collaborazione che mettesse in risalto questa realtà

Se in “CON UNA MANO” il racconto aveva toni leggeri e più concentrati sull’aspetto fisico e carnale di una relazione, “CATTIVO” rappresenta l’altra faccia della medaglia. Sopra una produzione serrata e martellante Siso tira fuori la sua parte più cinica e disillusa, dove l’amore viene completamente accantonato e sostituito da un senso di diffidenza non solo nei confronti della persona che si sta frequentando, ma anche su determinate amicizie che ti impongono un modo di essere che non coincide con la persona che sei realmente.

Siso: “con l’uscita di “CATTIVO” abbiamo dato una continuità al racconto iniziato con “CON UNA MANO”. Quando Prince wav e deva mi hanno mandato questo beat, una volta messo in cuffia le parole sono uscite di getto. Solo dopo mi sono reso conto che avevo descritto esattamente la sensazione opposta a quella provata in “CON UNA MANO”. Per questo motivo le abbiamo scelte come i due singoli che anticipano un progetto che uscirà a breve. Molto a breve.”

Nicolò Sisani, in arte Siso, nasce a Sole e Pineta, paesino della provincia di Perugia. Classe 2000, si avvicina al mondo della musica per vie traverse. Partito come B-boy, con il mito di Michael Jackson, da cui prenderà spunto anche nei suoi live improvvisando coreografie sul palco, diventa fan del rap e della sua scrittura fuori dalle righe. L’esigenza di esprimersi lo porterà così a pubblicare i suoi primi lavori self-made su SoundCloud. Dopo aver vinto il contest organizzato da Yem, in collaborazione con AAR Music, viene notato da Prince.wav, produttore romano con cui pubblicherà tutti i suoi progetti ufficiali. Nel 2020, dopo l’uscita di “Giostra” e “Influencer”, pubblica il suo primo EP “LOL”. il progetto susciterà l’interesse di RKH, che gli distribuirà, nel 2022, il suo secondo EP “Per il meme”, anticipato dai singoli “Prof & Mignolo” e “Ciuf Ciuf”.

Nel 2023 è stato ospite al Chroma Festival per l’apertura a Rose Villain, al Civitavecchia Summer Festival in apertura a Geolier e al festival di musica indipendente Humus. Successivamente pubblica i tre singoli “1 PALO X LO SWAG”, “OVER THE MOON” e “IN UN SECONDO” che vanno ad anticipare il suo primo progetto ufficiale “SQUILIBRATO” uscito il 24 maggio 2024, portandolo poi  live in apertura a Kid Yugi, Salmo e Noyz, Ele A e Briga quest’estate.

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