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News | ‘RAP – Revolution Art Poetry’, il documentario sul Rap in Palestina

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A partire da oggi (venerdi 18 marzo) è pubblico sul canale youtube di Maia onlus il documentario  ‘RAP – Revolution Art Poetry’, con la regia di Nicholas Nazari (aiuto regista: Francesco Durante), le interviste di Dutch Nazari e Alessandro Burbank, e la colonna sonora di Sick et Simpliciter.
Il documentario, della durata di 45 minuti, è pubblico in due versioni: una con i sottotitoli in inglese e l’altra con i sottotitoli in italiano.

 

‘RAP – Revolution Art Poetry’ è un documentario che indaga il ruolo della poesia e del rap nella società palestinese ed è il risultato di una ricerca che ha portato una squadra di 5 persone, tra cui il rapper Dutch Nazari e il poeta Alessandro Burbank, a visitare la Cisgiordania per intervistare numerosi tra rappers e poeti locali alla scoperta, da un lato, del modo con cui il rap e la poesia trattano le urgenti e drammatiche istanze sociali di cui il popolo palestinese è portatore, e dall’altro del rapporto tra queste due forme espressive tra di loro.

 

SINOSSI del FILM: Quando l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina fu creata negli anni ’60, il governo israeliano affermava l’inesistenza di un popolo palestinese con una propria cultura e tradizione. Per questo motivo, il movimento di resistenza Palestinese, ha sempre dato un’importanza cruciale al supporto e allo sviluppo delle forme esistenti di espressione artistica, come prova di un’identità nazionale capace di riunire territori divisi e riconnettere la popolazione con il proprio passato e la propria identità. La poesia popolare palestinese è stata sicuramente la forma d’arte diffusa più ampliamente tra queste, la sua ricca tradizione si è stagliata come prova innegabile contro chiunque rinnegasse l’esistenza di un’identità palestinese originaria. Queste poesie cantano spesso di problemi economici, sociali e politici, fornendo una valvola di sfogo alla rabbia generata dal potere occupante sulla popolazione occupata. All’interno della società palestinese, oggi assistiamo al distanziarsi delle nuove generazioni da quelle che le hanno precedute. A queste ultime, oramai disilluse e rassegnate, si contrappongono i giovani, la cui rabbia ancora ardente non si arrende al conflitto, agli insediamenti israeliani in continua espansione, all’appropriazione indiscriminata delle risorse ed alla quotidiana violazione dei loro diritti. L’hip hop e il rap si stanno diffondendo tra i giovani palestinesi come nuove forme di espressione artistica e culturale. Spesso però, sono malviste dalle vecchie generazioni, considerate come prodotto di una colonizzazione culturale imposta, rude ed offensiva, che non dovrebbe trovare spazio nella cultura palestinese. I rapper palestinesi però, sentono il bisogno di far sentire alta la loro voce per svegliare le coscienze e denunciare quei comportamenti criminali che le vecchie generazioni condannavano con la poesia.

 

RAP – Revolution Art Poetry (Sub Ita):

 

 

RAP – Revolution Art Poetry (Sub Eng):

 

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Il 18 aprile arriva “Tabarin”, il primo EP di FABIE’

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Il 18 aprile arriva “Tabarin”, il primo EP di FABIE’, un artista che da Roma porta alla luce un mondo musicale ricco di emozioni, contraddizioni e intensità. Pubblicato da Indaco Records e distribuito da Virgin Music Group, “Tabarin” è una fusione di nostalgialibertà creativa e arte sonora ispirata ai leggendari “Tabarin” parigini della Belle Époque, quei luoghi in cui il confine tra spettacolo e vita diventava sfocato.

L’EP è un viaggio profondo nell’animo di FABIE’, un’esperienza che invita l’ascoltatore a entrare nell’universo personale dell’artista, dove le emozioni si mescolano come in una danza surreale. Ogni brano è un riflesso di un’anima in cerca di sé stessa, in bilico tra il peso della quotidianità e il desiderio di libertà. Il primo singolo, “Fottuta nostalgia”, uscito lo scorso 21 marzo, è un’anticipazione perfetta di questa esplorazione, un inizio che affonda nelle radici di chi vive con passione e consapevolezza.

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CARRESE arriverà con “Cura”, un singolo che esplora la profondità della fragilità umana

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Venerdì 18 aprile, CARRESE arriverà con “Cura, un singolo che esplora la profondità della fragilità umana. Con questo nuovo brano, la cantautrice campana ci invita a abbracciare le nostre vulnerabilità come parte integrante del nostro percorso di crescita. Pubblicato da SONO Music Group e distribuito da Virgin Music Group, “Cura” è un atto di resistenza emotiva, un invito a restare autentici in un mondo che spesso ci spinge a nascondere le nostre debolezze.

CARRESE non ha paura di confrontarsi con le sue paure più intime, al contrario, lo fa con una consapevolezza che va oltre la rassegnazione. “Mi aspetto che tu te ne vada di fronte alle mie paranoie, ho scelto la strada più lunga davanti a mille scorciatoie”, canta, descrivendo quella solitudine che può sorgere quando ci si confronta con le proprie incertezze. Ma è proprio in quella solitudine che si svela la vera forza: l’accettazione di sé nonostante tutto.

Io mi ricordo che siamo carezze in un mondo di schiaffi, recita una delle frasi più potenti del brano, che riassume la contraddizione del nostro tempo: in un mondo spesso duro e privo di tenerezza, “Cura” – https://go.sono.to/cura – diventa una dichiarazione di resistenza. Una carezza che sfida il mondo, un gesto di intimità che, pur nella sua delicatezza, diventa un atto di grande forza.

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il nuovo singolo di SIDSTOPIA, “MAGNOLIA”

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Dal 18 aprile 2025, il nuovo singolo di SIDSTOPIA, “MAGNOLIA”, sarà disponibile in radio e su tutte le piattaforme digitali. Un brano che affonda il coltello nella realtà, senza filtri né compromessi. Con rime affilate e una produzione, piuttosto aggressiva, che unisce stilemi della nuova scuola con echi del passato, il rapper alza il volume della denuncia contro un’industria musicale dove i numeri contano più dell’identità e le mode inghiottono il talento. L’outro ipnotico richiama le atmosfere west coast, lasciando nell’aria un ritorno all’essenza.

Il testo è un assalto frontale, ogni barra un pugno ben piazzato:

“Un sogno non diventa realtà / Se sei l’ombra di un altro come in Peter Pan”.

Sidstopia svela il paradosso di una scena che parla di libertà, ma si piega ai trend, che gioca a fare la strada ma segue la via più sicura. “MAGNOLIA” – video social – è un grido di dissenso, un invito a non svendersi per un like. A dare ancora più forza al messaggio è il concept visivo del progetto: la rana, simbolo di adattamento e trasformazione, diventa metafora di un’industria caotica e imprevedibile, proprio come nella pellicola “Magnolia”, dove una pioggia di rane segna il punto di rottura con il reale.

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