Vago, all’anagrafe Riccardo Bixio, è un giovane rapper genovese classe ’98. Si appassiona al genere ascoltandone i grandi nomi italiani ed internazionali come Fabri Fibra ed Eminem. A soli 13 anni inizia a scrivere le prime barre, pubblicando il suo singolo d’esordio l’anno successivo. Col tempo arrivano i primi live nei locali liguri, successivamente Vago esce dai confini della propria regione arrivando ad esibirsi in apertura a Vacca. Alcuni anni fa partecipa al Tour Music Fest arrivando in semifinale. Il giovane rapper oltre a portare avanti la sua musica partecipa attivamente alla scena della città, organizzando in prima persona live di altri artisti all’interno suo quartiere. Per Riccardo Genova ha insita in sè una poesia che influenza il linguaggio dei suoi artisti e che si ritrova nella loro scrittura, la capacità di parlare con leggerezza di argomenti più complicati. Vago ha all’attivo singoli come “Io e Lei” che ha attirato l’interesse del pubblico vantando oltre 4 milioni di visualizzazioni su YouTube e oltre 7 milioni di streaming su Spotify, inoltre, il brano ha generato oltre 700 mila video e 86 milioni di views su TikTok.

“Senza Regole” racconta in maniera personale la consapevolezza che nulla ritorna. Il tema del ricordo è vissuto da Vago su due piani: la malinconia di ciò che si è perso e contemporaneamente la leggerezza e la curiosità verso il nuovo che verrà. Nel brano Riccardo parla anche del rapporto con le altre persone, dove il suo ego, che in alcune occasioni è un punto di forza, si trasforma in un difetto. Il titolo del singolo era già stato assegnato ad una delle sue primissime canzoni, ulteriore testimonianza dello stretto rapporto dell’artista con il tema del ricordo. “Senza Regole” era scritto inizialmente su un type beat, la base è stata rifatta da Andrews Right che è riuscito a rendere alla perfezione, grazie alla grande affinità con Vago, l’idea dell’artista.

“”Senza regole” è un pezzo spensierato ma allo stesso tempo malinconico. Viene rappresentato il momento in cui si esce dal cosiddetto “blocco dello scrittore” e ci si ritrova ad essere felici ma allo stesso tempo si pensa a quante cose non hai scritto e che ormai sono andate perse. In tutto ciò faccio riferimenti al mio carattere e al mio rapporto, sia con le persone sia con la vita in generale in cui si possono ritrovare i riferimenti della malinconia e della spensieratezza.”