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Vergo racconta l’uscita del nuovo EP “Senza catene”. Nella tracklist anche Big Mama.

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VERGO è ormai uno dei cantautori più innovativi della nuova scena musicale italiana. Originario di Palermo ma ormai naturalizzato milanese, VERGO ha lanciato il suo primo EP, un progetto ambizioso composto da sette tracce, tra cui i già celebri brani “Lamento d’Amante”, “Videocall” e “OMD”.

Le produzioni dell’EP sono curate personalmente da VERGO, con il contributo di talentuosi produttori come Giumo (nel brano “Videocall”) e Kimerica (in “OMD”). Le basi e gli strumentali mescolano abilmente elementi provenienti dall’elettronica e dall’urban, passando per il reggaeton e l’hyper pop, creando uno stile incredibilmente originale che trova il suo denominatore comune nel mondo del clubbing contemporaneo.

Aspettatevi un viaggio musicale straordinario, dove il cantautore ci invita a esplorare nuovi orizzonti sonori senza limiti e pregiudizi. Benvenuti nel mondo affascinante e audace di VERGO.

Il tuo nuovo EP ‘Senza Catene’ sembra essere un progetto molto personale e carico di significato. Puoi raccontarci di più sulla sua ispirazione e sul concept di liberazione che sottolinea?
Tutto ha origine da “le catene si sciolgono” di ‘Bomba’ e dal suo messaggio legato al coming out. Quel brano è stata la scintilla di un percorso artistico volto ad approfondire cosa significa sentirmi libero dalle mie paure e dai pregiudizi della società. Tutto ciò si riflette anche sulla fluidità di genere musicale che ha l’EP, svincolato dall’obbligo di dover seguire un sound per essere sé stessi.

Hai menzionato che le tue canzoni affrontano tematiche vicine alla comunità queer, come la sessualità e la libertà di espressione. Come è stato importante per te portare queste tematiche alla luce attraverso la tua musica? Come pensi vengano affrontate nella scena?
Son cresciuto in un periodo in cui la maggior parte degli artisti non avevano la libertà di rivelare la loro identità, vedendo il proprio orientamento sessuale come una condanna alla loro carriera. Quando scelsi di fare musica, sentivo tanto questa pressione fin quando, grazie all’amore, capì che valeva molto di più, per me è per gli altri, condividere la propria anima senza filtri. Nella scena musicale italiana non solo c’è molta ipocrisia silente ma in certi brani musicali anche discriminazione verso la figura dell’artista omosessuale. Se l’Italia facesse due conti si renderebbe conto che gran parte del suo repertorio è stato scritto da persone lgbtq+. 

Hai collaborato con BigMama in una delle tracce del tuo EP, ‘Comunque Noi’. Siete due anime artistiche stupende che stanno decisamente prendendo parte ad un cambiamento della scena urban. Come nasce la collaborazione e perché proprio questo pezzo avete scelto di cantare insieme?
Io e lei siamo come fratello e sorella. Abbiamo una strana chimica ma soprattutto ci piace non prenderci troppo sul serio. ‘Comunque noi’ viene fuori da una sola sessione ed è un brano significativo per il mio percorso, sia perché ho prodotto il beat, sia perché lanciamo un messaggio semplice ma di forte impatto. 

Il tuo stile musicale sembra molto eclettico, con influenze che vanno dall’elettronica all’urban, passando per reggaeton e hyper pop. Come hai sviluppato questa cifra stilistica originale e cosa ti ha ispirato a sperimentare così ampiamente?
Dall’adolescenza iniziai ad ascoltare ogni genere di musica, cercando di cogliere il particolare stilistico di ogni artista, l’elemento che lo rendeva unico. Fin quando trasposi poi questo processo su di me, riuscendo così a trovare le stanze sonore più “accoglienti” per i miei brani. 

Qual è il messaggio principale che speri di comunicare attraverso ‘Senza Catene’, e cosa ti auguri che i tuoi ascoltatori traggano da questo EP?
Se una persona come me, mega introversa e piena di insicurezze, riesce a essere sé stesso rompendo le catene proprie e quelle che la società periodicamente ti poggia, allora può riuscirci chiunque.

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“La Crisi dell’Uomo” è il nuovo album dei Grill Boys, disponibile da venerdì 28 marzo

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“La Crisi dell’Uomo” è il nuovo album dei Grill Boys, disponibile da venerdì 28 marzo in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale per peermusic ITALY.

Un album come specchio di una generazione disillusa, “La Crisi dell’Uomo” esplora il contrasto tra il bisogno di imporsi e il rischio di perdersi, tra il desiderio di controllo e la paura di non bastare. Il protagonista di questo terzo capitolo della trilogia dei Grill Boys è Giovane Giovanni, che vive e descrive le relazioni amorose in maniera differente: ora fa il duro e gioca con il potere della seduzione (“Motel”), altre volte cerca di mantenere il controllo senza accorgersi di essere lui stesso vittima del gioco (“Lolita”), fino a scontrarsi con una figura femminile inarrivabile (“Donna Alfa”). Ma dietro l’apparenza c’è il crollo: con la consapevolezza di non essere più all’altezza, si finisce a supplicare la persona amata (“Riconoscimi”).

I Grill Boys traducono inquietudini personali e collettive in storie che mescolano vita vissuta, riferimenti cinematografici e suggestioni letterarie, costruendo un universo sonoro che attinge al punk, al rock, fino al funk e alla new wave. Nel nuovo lavoro discografico, il collettivo milanese ricerca sicurezze in un mondo instabile, cercando di ribaltare le regole per farsi sentire. Tra richiami alla colonna sonora di un noir anni ’70 e il caos di una relazione senza parole, il nuovo album dei Grill Boys è un lavoro che racconta il disagio con leggerezza e il fallimento con energia,  come in un film con una narrazione che si spezza nel finale: prima il nastro si riavvolge su se stesso, quasi a chiudere il racconto con ironia (“Cantautorato”) prima di sfociare in un inno di ribellione (“Pirati delle etichette”) che conferma l’identità del collettivo.

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“Pesa tutto il mondo addosso” è il nuovo album di Bordeaux, disponibile da venerdì 28 marzo

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“Pesa tutto il mondo addosso” è il nuovo album di Bordeaux, disponibile da venerdì 28 marzo in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming,distribuito da Artist First.
Il nuovo album di Bordeaux racconta il passaggio all’età adulta come un percorso di crescita e trasformazione, fatto di scelte che definiscono il futuro e di emozioni che ne scandiscono ogni fase. Diventare grandi significa ridefinire i propri confini, attraversare il caos con uno sguardo consapevole, alla ricerca di un nuovo equilibrio. Nei nove brani che compongono il disco si intrecciano sentimenti contrastanti che fanno parte del passaggio all’età adulta tra euforia e leggerezza, malinconia e il peso delle scelte che plasmano ciò che saremo domani.
La produzione di Dario Jacque intreccia profondità emotiva e raffinatezza sonora, amplificando l’intensità del racconto con un mix raffinato di atmosfere eteree e suoni elettronici, in un viaggio sonoro che esalta il significato di ogni brano: l’album affronta temi attuali e universali come l’ansia sociale e la pressione di dover essere sempre produttivi in una società frenetica, contrapposti al bisogno di autenticità e introspezione. Anche l’amore emerge con le sue dualità: da una parte è una bellezza senza tempo, dall’altra può amplificare il timore di definire “qualcosa di speciale”.

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L’eco di Sedici tra i grovigli della mente e il desiderio di serenità nel suo nuovo brano, ”eco // non esiste solo l’ansia”

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L’eco di Sedici tra i grovigli della mente e il desiderio di serenità nel suo nuovo brano, eco // non esiste solo l’ansia, in uscita il 28 marzo per Honiro Label e Luppolo Dischi.Con il corpo puoi trovarti ovunque, ma spesso ciò che suggeriscono i nostri pensieri ricorrenti è disconnesso: le paure, le angosce, gli ostacoli che impediscono una visuale più vicina alla realtà. E qui si cela la profondità di un semplice messaggio: vivere le cose per quello che sono, per quello che ci trasmettono a livello emotivo e a livello esperienziale. L’ansia è uno schermo dentro cui vediamo forse fin troppi nostri frammenti. A volte, bisogna prendersi il momento per spegnere il suo loop e guardarci con altri occhi, quelli dello stupore.  “Ho scritto “eco//non esiste solo l’ansia” su una scogliera in Grecia, ma nella mia testa ero ancora nella mia cameretta, con l’ansia. Racconta, tra sonorità pop ed elettroniche, quella sensazione di disconnessione tra dove sei fisicamente e dove sei mentalmente, come se la mente restasse intrappolata altrove. Nel ritornello ho gridato per sentire l’eco, per provare a sentirmi davvero presente. Ma alla fine capisco che non esiste solo l’ansia: c’è qualcosa di più, anche se è difficile vederlo. – ci racconta l’artista.

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